L’Odissea del NON-CANTIERE: continua l’assedio!
Viene davvero da chiedersi se se avanzeranno dei soldi per il tunnel geognostico. Sembrano non preoccuparsene, per ora… Sicuramente avranno un costo anche le deboli reti messe a protezione dell’area militarizzata, così come un costo ce l’ha sicuramente anche la manodopera che viene impiegata giornalmente per ricucire le parti che vengono danneggiate e per cercare nuove soluzioni, dallo scadente risultato.
Ieri (domenica 17) ne è stato un esempio: nel primo pomeriggio gli operai Martina-Italcoge di Susa hanno impiegato diverse ore per sotituire alcune reti con un paio di new-nersey, lavorando peraltro senza rispettare le regole di sicurezza (vedi video); alcune ore dopo tutti i presidianti No Tav sono andati a rimuoverle per intero impiegandoci pochi minuti, sotto lo sguardo impotente dei militari, rinchiusi nella loro stessa gabbia.
Nella notte tra sabato e domenica un evento spiacevole. Alcuni ragazzi del presidio, in buona parte della Valle, sono andati di loro spontanea iniziativa ad effettuare una “battitura” fuori programma. Probabilmente perchè in pochi e senza telecamere oppure per via di un cambio di dirigenza dall’altra parte, sono stati lanciati alcuni lacrimogeni, che per fortuna non hanno fatto danni al campeggio. Una reazione spropositata che se si è in tanti si guardano bene dal fare.
Resta il fatto che aumenta la percezione che i nervi al dilà del cancello comincino a saltare e che quest’assedio “permanente” cominci a dare i suoi frutti.
D’altronde lo abbiamo promesso: TROVERETE LUNGO!
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