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Migliaia di No Tav in marcia verso il cantiere! [in aggiornamento]

 

29/06: La ripicca della Questura è terminata questa notte: Gianluca e Brandua sono stati denunciati e rilasciati!  
Ore 20,15: Abbiamo recentemente avuto conferma che, contriaramente a quanto comunicato in precedenza, Marisa (No Tav di Chiomonte) NON si trova in stato di fermo nella caserma di Susa poiché si è rifiutata di salire sulla macchina della Digos, che a quel punto ha desistito. Rimaniamo in attesa di notizie per quanto riguarda Brandua e Gianluca.
Ore 19: apprendiamo che al termine di questa bella giornata di lotta è andato in scena un patetico tentativo di vendetta da parte delle forze dell’ordine. A corteo concluso, la polizia ha fermato il furgone della manifestazione che rientrava da Chiomonte e l’ha scortato alla caserma di Susa assieme ai 3 No Tav che si trovavano a bordo. Si tratta di Brandua del Clp di Bussoleno e Gianluca, nostro redattore.
Seguiranno aggiornamenti.
Non ci fermerete mai!

 

ore 18.00: i fermati sono stati subito rilasciati e poco fa tutti i No Tav sono rientrati assieme nel paese di Chiomonte. Una lunga giornata di lotta e resistenza, determinata e popolare, come il popolo No Tav ha imparato a fare da anni: verso l’estate di lotta, come sempre a sarà dura!

ore 17.30: grazie all’azione determinata dei No Tav, i jersey della centrale di Chiomonte vengono giù! Riprende il lancio di lacrimogeni della polizia ma i No Tav resistono. Le forze dell’ordine sono uscite dal fortino creato tutt’attorno al cantiere e i manifestanti stanno avanzando a più riprese sfidando la zona rossa e l’apparato poliziesco. Alcuni No Tav sono riusciti ad entrare nel cantiere guadando il fiume; si parla di diverse persone in stato di fermo. Liber* tutt*!

ore 16. 30: dopo essersi fermati al presidio di Chiomonte per pranzare, i No Tav si sono rimessi in cammino pochi minuti fa per tornare verso il cantiere, questa volta dal lato di Chiomonte. In questo momento il corteo è davanti al ponte della centrale, dove vi è un imponente schieramento di polizia protetto da reti e jersey. I No Tav iniziano una battitura sulle reti.

 

 

***

Come era stato annunciato nelle scorse settimane dal movimento, oggi il popolo No Tav è tornato a percorrere i sentieri attorno al cantiere di Chiomonte, inaugurando una nuova estate di lotta.

L’assemblea popolare tenutasi pochi giorni fa a Bussoleno l’aveva annunciato con chiarezza: sarà giornata dell’orgoglio No Tav! E così è stato, nonostante le solite (ed inutili) limitazioni decise dalla Questura, che ieri, a poche ore dal corteo, ha comunicato una serie di divieti e posizionato blocchi con jersey all’altezza del ponte della centrale di Chiomonte e al fondo di via Avanà.

Intorno alle 10 il piazzale di Exilles ha iniziato a popolarsi e in breve è stato chiaro che i No Tav avevano risposto con determinazione all’appello alla mobilitazione dei giorni scorsi. Intorno a mezzogiorno il corteo ha mosso i primi passi aperto dai giovani No Tav per dirigersi verso il cantiere. Si parla di circa 5000 persone oggi in marcia contro il Tav e lo scempio delle grandi opere!

altDopo un’oretta di cammino il corteo è arrivato allo svincolo della Ramats, dove centinaia di No Tav hanno aggirato il blocco per proseguire verso il cantiere, mentre una parte è rimasta poco più indietro ma con la stessa determinazione di voler arrivare a quelle reti, in attesa poi di ripartire tutti assieme. Non appena i manifestanti si sono avvicinati alle recinzioni poste attorno al cantiere, le forze dell’ordine hanno azionato l’idrante e fatto partire un fittissimo lancio di lacrimogeni. Si parla di un No Tav colpito alla testa da un candelotto lacrimogeno. Nonostante la prevedibile e violenta reazione della polizia, i No Tav hanno resistito, violando la zona rossa, avanzando a più riprese in direzione del blocco e tirando giù le reti con corde e rampini.

Poco fa il corteo si è ricompattato e si sta dirigendo verso Chiomonte: come sempre, qui la paura non è di casa!

Seguiranno aggiornamenti…

 


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