InfoAut
Immagine di copertina per il post

Milano, arrestato il vicepresidente della Regione Lombardia

Nicoli Cristiani avrebbe intascato una tangentre di 100 milioni di euro per ‘ammorbidire’ i controlli sulle ditte che effettuavano i lavori. Nicoli è accusato di corruzione e traffico illecito di rifiuti. Oltre agli arresti sono stati disposti i sequestri della cava di Cappella Cantone, in provincia di Cremona, destinata a una discarica di amianto e l’impianto di trattamento dei rifiuti di Calcinate (Bergamo), oltre che due cantieri della nuova autostrada a Cassano d’Adda e Fara Olivana.

Insomma, un altro buco nero del malaffare politico, della speculazione economica, della distruzione ambientale!

Ascolta l’intervista a Mariella Megna, Comitato antidiscarica di Cappella Cantone

{mp3remote}http://dl.dropbox.com/u/22904754/mariella_cremona_arresti.mp3{/mp3remote}

Per info: cittadinicontroamianto.blogspot.com

 

Il comunicato del comitato:

La discarica di amianto di Cappella Cantone non si farà più! Arrestato il titolare della Locatelli

Sequestrata la discarica di amianto di Cappella Cantone (CR). Verità e giustizia, questo chiedevamo, questo abbiamo ottenuto. La nostra tenacia e la nostra determinazione hanno vinto. Ricordiamo che domani 1 dicembre a Cremona presso il CISVOL via S. Bernardo, 2 alle ore 17.30 faremo una conferenza stampa in cui oltre a presentare l’iniziativa del 20 dicembre a Bruxelles affronteremo in modo più approfondito alcuni aspetti di queste ultime vicende.

L’ex cava Retorto di Cappella Cantone (Cr), che la Regione Lombardia aveva da poco autorizzato ad essere adibita a discarica di rifiuti di amianto, è stata messa sotto sequestro nell’ambito di un’indagine che sapevamo era in corso da tempo e che ha portato all’arresto, tra gli altri, del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani (PdL) e di Giuseppe Rotondaro, coordinatore degli staff della direzione generale dell’ARPA Lombardia con l’accusa di traffico di rifiuti illeciti e corruzione. Altri clamorosi sviluppi si attendono nelle prossime ore e potrebbero essere coinvolti altri politici anche locali. Tra gli arrestati pare ci sia anche l’imprenditore marito dell’ex ministro Gelmini. Dalle ultime notizie apprendiamo che è stato arrestato anche il titolare della Locatelli, azienda che noi per primi e da tempo abbiamo indicato come pericolosamente infiltrabile dalla malavita organizzata. Ricordiamo che la Locatelli ha sede a Bergamo e aveva rilevato il 100% delle quote associative della Cavenord, intestataria della domanda di autorizzazione della discarica di amianto di Cappella Cantone. Pare che il titolare della Locatelli pagasse tangenti persino ai proprietari dei terreni limitrofi all’ex cava Retorto perché riducessero l’irrigazione dei campi, in modo da tenere bassa la falda acquifera. (vedi il nostro comunicato dettagliato in http://cittadinicontroamianto.blogspot.com/2010/08/la-discarica-non-sha-da-fare-cappella.html)

Abbiamo sempre denunciato l’intreccio tra malaffare e politica nella nostra battaglia contro la discarica in questi quattro anni, lo abbiamo sostenuto nell’esposto che abbiamo presentato alla Procura di Cremona nel 2009, lo abbiamo ribadito agli inquirenti che ci hanno ascoltato e con cui abbiamo collaborato.

Non ci siamo mai rassegnati, abbiamo continuato a combattere con ogni mezzo e ora abbiamo raggiunto un importante risultato nonostante che avevamo come avversari non solo i pochi favorevoli alla discarica, ma anche coloro i quali diffondevano a piene mani, fino a ieri, rassegnazione e sfiducia per rendere ininfluente la nostra battaglia, oltre all’assessore regionale alla partita, Daniele Belotti (Lega), che voleva tapparci la bocca con una querela per diffamazione, perché avevamo denunciato pericoli di infiltrazione della n’drangheta.

La battaglia contro il malaffare e l’intreccio politica-n’drangheta per noi non è affatto conclusa e continuerà finché non sarà fatta giustizia a tutti i livelli e finché non avremo ottenuto la moratoria degli iter autorizzativi di tutte le discariche di amianto e l’annullamento delle autorizzazioni già concesse. Noi vogliamo che lo smaltimento dell’amianto sia pianificato e programmato insieme ai cittadini delle aree interessate e che non sia più fonte di profitti più o meno leciti. Questo sarà possibile solo quando avremo la garanzia che i controlli ambientali non siano più fatti dall’ARPA che è un’emanazione diretta della giunta della Regione Lombardia, ma da un organismo terzo, indipendente dai partiti.

Le nostre posizioni saranno ribadite a Bruxelles il prossimo 20 dicembre quando presenteremo la nostra petizione al Parlamento Europeo in occasione della consegna delle migliaia di firme che abbiamo raccolto in questo ultimo mese contro la discarica di amianto di Cappella Cantone (CR).

Per comprendere ancor meglio la vicenda di Cappella Cantone ricordiamo brevemente ruoli e funzioni svolti in questi ultimi 15 anni da Franco Nicoli Cristiani e da Giuseppe Rotondaro.

Franco Nicoli Cristiani è stato assessore regionale in Lombardia all’ambiente e poi al commercio, consigliere regionale dal 1995. E’ stato condannato in appello per abuso di ufficio nell’inchiesta della discarica di Cerro Maggiore, poi scagionato nel 2008 in Cassazione per insussistenza del fatto. Quando è in pieno svolgimento la vicenda della discarica di Cappella Cantone, il 13 gennaio 2009 diventa vice coordinatore regionale e responsabile della macroarea di Bergamo-Brescia-Mantova-Cremona per il PdL.

Giuseppe Rotondaro, geologo, è stato sempre all’interno di strutture regionali della Lombardia che si occupavano di ambiente. Dal 1997 è dirigente dell’ufficio e poi del servizio Protezione Ambientale e Sicurezza Industriale della Direzione Generale Tutela Ambientale della Regione Lombardia e dal 2001 direttore generale vicario di questa stessa direzione generale. Dal 2008 è direttore centrale dell’ARPA Lombardia e poi coordinatore delle funzioni di staff della direzione generale dell’ARPA Lombardia. In base alla nuova normativa regionale le nomine dei vertici dell’ARPA sono fatte direttamente dalla Giunta regionale e non c’è più il passaggio in Consiglio.

Ricordiamo di seguito i punti oscuri della vicenda che da sempre abbiamo denunciato nel nostro dossier, nei nostri comunicati e nei nostri volantini distribuiti a migliaia nei numerosi presidi di questi anni e nei nostri banchetti di questo ultimo mese per raccogliere le firme per la petizione al Parlamento Europeo. E ricordiamo anche che la ditta che voleva gestire la discarica, la Locatelli, aveva dato in passato lavori in subappalto a ditte risultate poi infiltrate dalla n’drangheta (vedi il nostro comunicato dettagliato in http://cittadinicontroamianto.blogspot.com/2010/08/la-discarica-non-sha-da-fare-cappella.html)

Cronaca di un disastro annunciato. Fatti e misfatti della storia della discarica di amianto di Cappella Cantone (Cremona)

Antefatto

Nel novembre 2005 la ditta Seraco presenta in comune di Cappella Cantone la richiesta relativa alla discarica di amianto, ma l’Opera Pia Robbiani, proprietaria del terreno si oppone alla vendita

I14 giugno 2007 Cavenord, che intanto ha acquistato la Seraco, firma un contratto di acquisto con un privato per il terreno adiacente a quello della Fondazione Pia Robbiani per 2 milioni e mezzo di euro, circa sei volte il valore di mercato e il 21 agosto fa domanda alla Regione Lombardia per realizzare la discarica in località Cascina Retorto

La strana storia del piano rifiuti

Nell’ottobre 2007 il Piano rifiuti della provincia di Cremona viene inviato in Regione. Non prevede discariche di amianto ma impone un vincolo di 5 km tra impianti di discarica. La Regione impone la cancellazione di questo vincolo (può avere qualche attinenza che tra il progetto di discarica di amianto nella ex cava Retorto e la discarica chiusa di rifiuti solidi urbani di Corte Madama ci sono solo 500 metri di distanza?). Questo è un fatto curioso perché è la stessa normativa regionale che lo prescrive! Nelle linee guida che la Regione Lombardia dà alle Province per la predisposizione dei piani rifiuti, pubblicate sul BURL il 15 febbraio 2008, vi è l’indicazione di stabilire alcuni limiti da rispettare nella localizzazione di nuovi impianti a discarica, in particolare una distanza minima dagli impianti già in esercizio esauriti o da bonificare. Vi è anche una specifica circolare del 6 agosto 2007 di Raffaele Tiscar, direttore generale Reti e servizi pubblica utilità e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, in cui invita le Province a prevedere nei loro Piani distanze minime fra discariche, esaurite o da bonificare.

Le delibere mai scritte o scritte “ad hoc”

Nel settembre 2009 la commissione ambiente regionale approva i criteri da applicare nella localizzazione dei siti che dovranno ospitare le discariche per rifiuti speciali. Il limite minimo di profondità della falda é fissato a 5 metri . Ma la commissione é solo consultiva, l’assessore competente per l’autorizzazione della discarica ignora questi criteri e l’argomento non verrà neppure trattato dal consiglio regionale (eh già, la falda nell’ex cava Retorto è a 50 centimetri!).

Avevamo sperato che il progetto della discarica di amianto si fermasse perché vi erano delle incongruenze con il piano cave. Ma ecco che arriva una nuova delibera, n.1594 del 20/11/2010, con cui la Giunta regionale, di fatto, esautora la provincia sul piano cave, esercitando un atto di indirizzo verso quest’ultima su argomenti di competenza delle singole provincie. E’ stata approvata in corso d’opera, pensando di creare un nuovo quadro normativo senza più ostacoli per la realizzazione della discarica, anzi delle discariche, nelle ex-cave. Traducendo: per coprire atti esplicitamente fuori dalle norme, si approvano delibere per annullare la illegalità!

La ‘fantasia al potere’. Il caso dell’ARPA di Cremona

A metà novembre dell’anno scorso tutti noi, quelli contrari alla discarica di amianto di Cappella Cantone, avevamo cantato vittoria. Le misurazioni dell’altezza della falda acquifera fatte dall’ARPA di Cremona avevano stabilito che non venivano rispettati i famosi due metri di altezza fra il fondo della discarica e la falda per cui la Regione Lombardia aveva scritto a Cavenord che se non modificava il suo progetto entro dieci giorni questo sarebbe stato respinto. Evviva! Passano dieci giorni, passa un mese, due mesi. Tutto tace. Si scopre poi, PER CASO, solo perché un sindaco ha sollecitato la Regione, che sono state presentate in tempo utile (?) le modifiche, che queste consistono nell’aggiungere uno strato di m 1,40 di materiale isolante e che l’ARPA prosegue tranquillamente le misurazioni della falda “facendo finta” che esista questo strato aggiuntivo di terreno. Domanda alla giunta: perché non è stato subito reso noto che le modifiche erano state presentate? La normativa sulla trasparenza lo prevede.

Che esistano falde affioranti in quella zona lo sanno tutti senza scomodare i tecnici. Basta un semplice temporale per allagare l’ex cava Retorto e i torrenti e le rogge della zona facilmente esondano. Lo abbiamo documentato con foto più di una volta, nel settembre 2007 e nel febbraio 2009. Nel giugno 2010 si è verificato addirittura un ulteriore innalzamento della falda. Infatti dopo circa due mesi di forte siccità, in meno di sei ore di pioggia consecutiva l’area si è quasi completamente allagata. Ma per i tecnici dell’ARPA non è un problema, anzi per il dirigente dell’ARPA di Cremona che, guarda caso, è anche consigliere comunale di Cremona per il PdL, lo stesso partito di Formigoni, Rossoni ecc..

Il comportamento “schizofrenico” della giunta provinciale di Salini

Nel corso dei procedimenti per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) la giunta Salini (PdL-Lega) esprime parere negativo al progetto di discarica di amianto di Cingia de’ Botti e positivo per quella di Cappella Cantone. Le sue motivazioni per respingere il progetto di Cingia de’ Botti: presenza di acqua effimera superficiale, situazione viabilistica (Strada statale Giuseppina) critica in termini di incidentalità, zona inserita nel piano faunistico e venatorio come zona di ripopolamento e cattura, presenza di aree circostanti individuate come DOP e IGP, sono in previsione due grandi progetti (un insediamento industriale e un circuito auto motociclistico).

Il sito di Cingia de Botti respinto e il sito di Cappella Cantone approvato dalla medesima giunta? Eppure a Cappella Cantone vi è un’ instabilità idrogeologica ben più grave di quella paventata a Cingia de’ Botti e vi è anche la presenza di fontanili; la situazione viabilistica è critica (strada statale Paullese), nelle vicinanze vi sono due stabilimenti agro-alimentari tra i più importanti in Italia, a 500 metri vi è una discarica di rifiuti solidi urbani in fase di post chiusura.

Da notare che il peso della giunta provinciale in un procedimento di autorizzazione ambientale è notevole e, difatti, la Regione respinge, giustamente, il progetto di Cingia de’ Botti e approva quello di Cappella Cantone.

Tadi, sindaco di Cappella Cantone, un uomo per tutte le stagioni.

Il sindaco Tadi, fino ad un certo punto, si è sempre dichiarato pubblicamente contro la discarica ma si è guardato bene, soprattutto prima delle scorse elezioni amministrative del giugno 2009, di rendere noto che già il 18 maggio 2009 aveva inviato agli uffici regionali della valutazione di impatto ambientale il suo parere tecnico non escludente con prescrizioni. E ancora: il comune di Cappella Cantone ha stipulato una convenzione con Cavenord nell’agosto 2009, molto prima che fossero rilasciate le autorizzazioni. Tadi sostiene che questo atto è stato firmato per il bene della sua comunità, peccato che non lo ha dichiarato subito, quando ancora gli altri sindaci lo ritenevano contro la discarica, ma solo quando il fatto è stato reso noto sulla stampa locale.

Cittadini contro l’amianto

d.ssa Mariella Megna

Giorgio Riboldi

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

arrestobrebemilombardiaMilanorifiuti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nessun bacino a Saint-Sauvan, uno sguardo sulla marcia popolare e contadina

Sabato 16 novembre 2024, nonostante il freddo e i blocchi stradali della gendarmeria, quasi 1.000 persone hanno manifestato a Saint Sauvant contro i mega bacini e a favore di un’equa condivisione dell’acqua, in risposta all’appello lanciato dai collettivi Bassines Non merci, A l’eau la Vonne e dalla Confédération Paysanne.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Radura 2.10: Tra i rifiuti

Con Francesco parliamo del ciclo dei rifiuti in Pianura Padana e delle lotte che negli anni hanno attraversato un territorio segnato da questo genere di business come il basso Garda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La polizia odia i/le giovani

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprimento della violenza poliziesca e delle intimidazioni nei loro confronti.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Il significato conteso del 25 aprile di fronte al genocidio. Spinte e possibilità.

Le iniziative ufficiali del 24 e 25 aprile di quest’anno sono state la dimostrazione della separatezza che intercorre tra il sinistro antifascismo istituzionale e quello quotidiano di chi non si rifugia in un’identità stantia priva di sostanza e attinenza alla realtà.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torture al carcere minorile “Beccaria” di Milano

Torture e violenze (anche sessuali) sui minorenni al Beccaria: arrestati 13 poliziotti penitenziari, 8 sospesi dal servizio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

23 – 24 febbraio: sciopero generale e manifestazione nazionale per la Palestina

Riprendiamo l’appello per la due giorni di mobilitazione per fermare il genocidio in corso in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Solidarietà agli studenti del Severi-Correnti!

Esprimiamo la nostra totale solidarietà nei confronti degli studenti e delle studentesse del liceo Severi Correnti di Milano, che la mattina del 30 gennaio occupavano il loro istituto per denunciare il genocidio in atto in Palestina e contro l’indifferenza per le morti di decine di migliaia di persone sotto le bombe israeliane.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano 2-3 marzo 2024: assemblea nazionale dei movimenti per il diritto all’abitare

La fase economica, sociale e politica che stiamo vivendo racchiude in sé tutte le contraddizioni che il sistema capitalistico porta in seno.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: dalla montagna alla città contro le Olimpiadi insostenibili

Il 10 febbraio alle ore 15 partirà da Piazzale Lodi a Milano un corteo contro le Olimpiadi Milano-Cortina del 2026.