InfoAut
Immagine di copertina per il post

Perquisizioni a quindici NoMuos

Oggi, verso le 13.00, un’ingente numero di perquisizioni ha colpito le case di diversi NoMuos di Niscemi. Al momento le segnalazioni giunte parlano di quindici perquisizioni in cerca di armi, munizioni o materiale esplosivo: tutte perquisizioni, chiaramente, col solo scopo intimidatorio nei confronti dei ragazzi, delle ragazze e delle famiglie coinvolte. Scopo, manco a dirlo, che chiaramente non sortirà alcun effetto sulla determinazione che in più momenti chi porta avanti questa lotta ha dimostrato di possedere.

Se la maggior parte delle perquisizioni ha dato esito negativo in un caso la Digos e gli ufficiali di polizia che hanno effettuato l’operazione hanno voluto fare di più: così hanno posto in stato di fermo una ragazza conducendola in commissariato per oltre tre ore per via di un vecchio fucile da caccia regolarmente denunciato dal padre, come se il rischio di un assalto armato mettesse in pericolo i militari americani di C.da Ulmo. Ma chiaramente di fronte a questo evento i questurini hanno preferito agire con un’ancora più grottesca operazione intimidatoria.

Un attacco che sembra seguire a ruota le dichiarazioni uscite solo pochi giorni fa dall’incontro dell’11 Marzo tra governi regionale e nazionale, in cui alla promessa di istituire un’inchiesta “indipendente” sulla nocività del Muos si mette a presupposto “l’’impegno ad assicurare il rispetto della legalità per garantire il regolare accesso del personale in servizio presso la base Nato di Sigonella, secondo quanto previsto dagli accordi internazionali”.

Il movimento NoMuos ha fatto sapere di non fidarsi delle parole di istituzioni da cui hanno imparato a diffidare, e tantomeno di studi basati sulla segretezza dei dati di partenza e delle specifiche dell’impianto che sicuramente porterebbero a risultati tanto “rassicuranti” quanto inconfutabili. Così in questi giorni ha continuato i blocchi all’ingresso della base fino al materializzarsi dell’”impegno ad assicurare il rispetto della legalità”: se ieri la risposta poliziesca sono state cariche e manganelli oggi è stata la volta delle perquisizioni.

Evidentemente, come si evince dalla nota del già citato incontro ministeriale, cominciano a dare veramente fastidio e a fare paura “il protrarsi di problematiche per l’ordine pubblico che rischiano di compromettere il funzionamento quotidiano di una base Nato a valenza strategica”.

A parte il grossolano errore(?) che parla di “base Nato” piuttosto che di base U.S. Navy, fa riflettere quella che sembra una rinnovata escalation di rigida contrapposizione nei rapporti col movimento: evidentemente gli errori non si limitano alla natura della base ma arrivano a grossolane valutazioni che non fanno i conti con la caparbietà e le determinazione del movimento se dai piani alti si pensa di scoraggiare un intero territorio con qualche perquisizione o con vuote promesse di accertamenti.

I NoMuos restano determinati a bloccare i lavori e a combattere l’intera base: il 30 Marzo si avvicina e la contro parte, dai soldati alla polizia passando per l’ambasciata e i ministri, è sempre più in difficoltà.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

nisceminomuosperquisizioni

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inutilità delle mega opere per i popoli

Quando si svolsero i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, nel 2016, lo stato intraprese la costruzione di varie grandi opere infrastrutturali, tra le quali spiccarono le funivie in alcune favelas, oltre all’ampliamento di aeroporti e autostrade, tutto con fondi pubblici.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Tav, I media e I voltagabbana

Nessun movimento di opposizione ha mai avuto in Italia la capacità di dare una continuità trentennale alle ragioni della propria lotta, e la recente e partecipata manifestazione dell’8 dicembre, ventennale dall’epico sgombero popolare nel 2005 del cantiere nella piana di Venaus, ne è la dimostrazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2025: in migliaia in marcia a vent’anni dalla ripresa di Venaus

Ieri la Val Susa è tornata a riempire le strade con la marcia popolare No Tav da Venaus a San Giuliano, una giornata intensa che segna l’8 dicembre del ventennale del 2005

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: migliaia in manifestazione contro il progetto del Ponte sullo Stretto

Migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio del 29 novembre 2025 alla manifestazione contro il ponte sullo Stretto a Messina.  

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Transizioni armate: riflessioni sul rapporto tra guerra, riarmo, natura e territori

Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la corsa al riarmo e la riconversione al contrario

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni, denunce e avvisi orali per il corteo del 27 settembre sotto Leonardo SPA

Perquisizioni, denunce e “avvisi orali” dall’alba di venerdì 21 novembre a Brescia contro compagne-i (anche studentesse-i) per il grande corteo per la Palestina di sabato 27 settembre

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Brescia: perquisizioni di polizia a studenti e studentesse per lo sciopero generale “Blocchiamo tutto” del 22 settembre

All’alba di domenica 28 settembre 2025 agenti della Digos della Questura di Brescia si sono presentati a casa di alcuni giovani studenti e studentesse, delle scuole superiori e universitari, per effettuare perquisizioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perquisizioni al SUDD Cobas per una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese

Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ispezione al centro sociale Askatasuna: Meloni e Salvini ordinano, la Questura esegue

Riprendiamo il comunicato del Centro Sociale Askatasuna su quanto accaduto questa mattina con l’ennesima operazione da parte della questura di Torino atta a colpire i movimenti sociali.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Milano: attivisti di Extinction Rebellion perquisiti in casa. Avevano attaccato dei volantini alla RAI.

Ieri, alle 7 del mattino, due attivisti di Extinction Rebellion sono stati perquisiti nelle loro abitazioni da diversi agenti di polizia. Perquisizioni corporali, sequestro di cellulari e pc, e la notifica della denuncia per imbrattamento: tutto questo per aver incollato alcuni mesi fa, con acqua e farina, alcuni volantini alla sede di RAI Pubblicità SpA.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Muos: tre giorni di lotta contro la guerra in contrada Ulmo

Anche quest’anno in movimento no muos ha attraversato i territori della sughereta di Niscemi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio NO MUOS dal 4 al 6 agosto a Niscemi

Il campeggio NoMuos si svolgerà dal 4 al 6 agosto in Contra Ulmo, al terreno NoMuos.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Rappresaglia a bassa felicità! Su perquisizioni ed arresti

Continua ad essere il basso tenore morale l’elemento che contraddistingue l’azione della Questura torinese. Alle prime ore del mattino un ingente schieramento di forze di polizia (digos a decine e reparti antisommossa) si è presentato ai presidi di San Didero e di Venaus, oltre che alla Borgata 8 dicembre, antistante il presidio e luogo dove si è appena concluso il Festival.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio di lotta No Tav: tre giorni di iniziative e dibattiti contro la mala opera

“Si è concluso ieri il fine settimana di lotta No Tav, una tre giorni di iniziative partecipate e determinate in quel del presidio di Venaus che ha dato il via all’estate di lotta nella nostra Valle.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Una storia che si ripete: perquisizione e sigilli al CSA Murazzi

Questa mattina la digos di Torino si è presa la briga di effettuare l’ennesimo attacco agli spazi di socialità alternativa e aggregazione perquisendo le arcate 25 e 27 dei Murazzi dove da 33 anni trova spazio e vita il CSA, occupazione simbolo di Torino per essere luogo di scoperta musicale, culturale, luogo del cuore per […]