Secondo giorno di “Valsusa, l’università delle lotte!”
Esperienze tra loro diverse, territorialmente e non solo, ma che, pur nella diversita’, muovono dal comune terreno del sapere, della cultura, di quel lavoro cognitivo che riveste un ruolo sempre più centrale in termini di messa a valore da parte del circuito economico e finanziario.
Proprio questo elemento ne fa terreno di scontro e di conflitto nel momento in cui quello stesso sapere viene sottratto alle logiche del profitto e rimesso in circolo all’interno di esperienze come quelle che hanno partecipato al dibattito. Molti i temi emersi nel corso dell’assemblea, in cui si sono susseguiti molti interventi che hanno dato vita ad una discussione ricca di spunti. Una delle questioni che tutte le esperienze di occupazione hanno posto è stata quella del riuscire ad essere uno spazio di riaggregazione che, pur partendo da esigenze e bisogni specifici, sappia poi fare da collettore di esperienze e realtà il più allargate possibile, in un’ottica di ricomposizione che scongiuri rischi corporativisti e depotenzianti.
Un’altra questione emersa con forza e discussa è stata poi quella del rapporto con le istituzioni: di fronte ad una classe politica incapace di offrire qualsiasi tipo di risposta ai problemi che queste occupazioni denunciano e affrontano e capace solo di promesse in tempo di campagna elettorale, da più parti è emersa la necessità di muoversi ed agire al di fuori del circuito istituzionale.
Il dibattito si è concluso senza pretese di esaustività ma dopo un interessante confronto attorno al tema della riappropriazione di reddito che, con l’acuirsi delle misure di austerity nel contesto di crisi globale, si porrà con sempre maggiore forza nei mesi a venire e sarà quindi dirimente per il fiorire di nuove lotte.
La serata continua in attesa del concerto con il Signor K…stay tuned!
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