Tap, notte di blocchi e cariche
Notte di tensioni a Melendugno (Lecce) tra abitanti del luogo e forze dell’ordine.
Proprio ieri era arrivata la notizia che la multinazionale Tap avrebbe ordinato il trasporto degli ultimi 43 ulivi espiantati nell’area del cantiere San Basilio. Il movimento No Tap non si è fatto trovare impreparato e ha bloccato la strada che collega Melendugno a Lecce per impedire il passaggio dei camion.
Sono arrivati in centinaia, gli abitanti della zona, carichi e pieni di rabbia per l’ennesimo sopruso della Trans Adriatic Pipeline. Si sono seduti per terra e hanno cominciato ad intonare cori. La notte di blocchi parte intorno all’una e, ovviamente ha trovato pronte le forze dell’ordine che, con carovane di blindati, sono arrivate sul luogo a difesa degli interessi della multinazionale che dovrebbe garantire la realizzazione del mega gasdotto.
Intorno alle 3.30 è arrivata la conferma dell’arrivo dei camion incaricati del trasporto degli ulivi e la tensione è tornata a salire. La polizia ha forzato il blocco e i camion, scortati da decine di blindati, sono arrivati al centro di Stoccaggio di Masseria del Capitano.
Si riaccende la resistenza No Tap in Puglia in un periodo in cui, secondo gli accordi presi tra il comune e la multinazionale, non erano previsti lavori. Sembra chiaro dunque che la Trans Adriatic Pipeline non guarda in faccia nessuno e cerca di sfruttare ogni momento utile per portare avanti nel silenzio i lavori necessari per l’apertura del cantiere. Nonostante tutto il movimento No Tap si è dimostrato all’altezza nell’affrontare il nemico e come già accaduto nei mesi scorsi gli ha dato filo da torcere.
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