InfoAut
Immagine di copertina per il post

Terzo Valico: solo la lotta paga – Cociv sempre più in ritardo

, avrebbe dovuto rappresentare per il Governo e per il Cociv una giornata in cui festeggiare un passaggio fondamentale nella realizzazione del Terzo Valico. Infatti sarebbe previsto in data 2 Giugno 2014 l’avvio dei lavori del terzo lotto costruttivo dell’opera. Non abbiamo dubbi che se avessero rispettato la scadenza avremmo assistito a roboanti dichiarazioni circa l’irreversibilità dell’opera e l’ormai certa realizzazione dell’infrastruttura ferroviaria.

La realtà è però “leggermente” diversa…

In data 2 Giugno 2014 non vi sarà alcuna traccia non solo dell’avvio dei lavori del terzo lotto, ma neppure del progetto esecutivo. A ben vedere la situazione è ancora più complicata non essendoci neppure traccia dei lavori e del progetto esecutivo del secondo lotto. Infatti, come testimonia la Gazzetta Ufficiale del 14 Aprile 2014, l’inizio dei lavori del secondo lotto nonostante non vi sia nei fatti copertura finanziaria è stato posticipato al 2015 (era inizialmente previsto il 2 aprile del 2013) e il costo dei lavori del secondo lotto è passato da 1,2 miliardi di Euro a 860 Milioni di Euro spalmati con un finanziamento decennale di circa 80 milioni all’anno dal 2015 al 2024 (nonostante la conclusione dell’opera sia prevista nel 2020). Ciliegina sulla torta gli 80 milioni previsti nel 2015 sono stati decurtati per coprire l’abolizione della rata Imu di settembre 2013.

Un casino talmente grande che perfino noi, attenti osservatori della questione Terzo Valico, facciamo fatica a seguire.

Al di là dei numeri la sostanza è comunque chiarissima: Cociv è in estremo ritardo sulla tabella di marcia, molto di più dei 14 mesi di cui si parla nella scheda Cresme della Camera dei Deputati. E’ per questa ragione che si vocifera della volontà di utilizzare 4 Tbm (Talpe) e non più una sola, con la conseguenza certa dell’aumento esponenziale dei costi.

Ma sempre nella Gazzetta Ufficiale del 14 Aprile 2014 si può leggere: “…L’attribuzione definitiva delle risorse di cui al punto 1a)  per il 2° lotto costruttivo del Terzo Valico dei Giovi,  previa  delibera di  questo  Comitato,  resta  subordinata,  in  coerenza  con  quanto previsto dall’art. 2, commi 232 e ss., della legge n. 191/2009, a: una relazione che indichi le fasi  di  realizzazione  dell’intera opera per lotti costruttivi, nonche’ il cronoprogramma dei lavori per ciascuno dei lotti e i connessi fabbisogni finanziari annuali; una conferma che il nuovo cronoprogramma dell’opera non  comporti incrementi del relativo costo a vita intera; una assicurazione da parte del Ministero delle  infrastrutture  e dei trasporti in merito al superamento di quanto  disposto  dall’art. 3.2.1 e) dell’Atto aggiuntivo al contratto tra RFI  S.p.A.  e  Cociv, sottoscritto l’11 novembre 2011, ove si prevede che la  comunicazione di RFI al Consorzio  Cociv  circa  la  disponibilita’  delle  risorse finanziarie, cui e’ subordinata la contrattualizzazione del 2°  lotto costruttivo, potra’ avvenire solo dopo che sara’ stato  raggiunto  un accordo scritto tra le parti i) sulla progettazione definitiva e  sul prezzo forfettario degli  adeguamenti  progettuali  2010  e  ii)  sul prezzo forfettario degli aggiornamenti progettuali 2006….”

Tradotto significa che il finanziamento del secondo lotto è subordinato alla garanzia che non aumentino i costi dell’opera e ad altre clausole volte a dimostrare che si stia facendo sul serio. Anche la Corte dei Conti ha più volte bacchettato il Governo per i giochi di prestigio con cui compaiono e scompaiono i soldi per finanziare i lavori del Terzo Valico. Insomma la coperta è cortissima: se si vuole recuperare il tempo perso bisogna far aumentare i costi e se i costi non possono aumentare il ritardo è destinato a proseguire.

Inutile scrivere che senza il Movimento No Tav – Terzo Valico non saremmo in questa situazione e che ancora una volta si dimostra come le persone, organizzandosi dal basso e lottando insieme, possano cambiare il corso degli eventi e far sì che la storia proceda in modo differente da come avrebbero voluto scriverla gli squali della politica e del Cociv.

In questo quadro di assoluta incertezza recentemente Walter “l’impiegato di Gigi” Lupi e il suo capo Ministro Maurizio Lupi hanno dichiarato che entro l’anno si deciderà circa lo stanziamento del finanziamento del terzo lotto costruttivo. Staremo a vedere. Senza ombra di dubbio Cociv dovrà terminare l’esecuzione degli espropri entro Luglio del 2015, data di scadenza della dichiarazione di pubblica utilità, e il Governo rendere disponibili i soldi necessari all’avvio del secondo lotto costruttivo sempre previsto nel 2015.

I prossimi mesi saranno certamente importanti, forse determinanti, per capire cosa ne sarà del Terzo Valico. Bisogna continuare a resistere. Bisogna continuare a metterci la testa, il cuore e i corpi. Ci vediamo tutti a Pozzolo il 31 Maggio pronti ad una nuova giornata di festa, di lotta e di beffe. Facciamo le prove generali di una bellissima estate di lotta.

“I popoli in rivolta scrivono la storia, NoTav fino alla vittoria!”

 

Da No Tav Terzo Valico

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

cantiere tavno tavterzo valico

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messina: migliaia in manifestazione contro il progetto del Ponte sullo Stretto

Migliaia di persone hanno partecipato nel pomeriggio del 29 novembre 2025 alla manifestazione contro il ponte sullo Stretto a Messina.  

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Transizioni armate: riflessioni sul rapporto tra guerra, riarmo, natura e territori

Il tema della transizione energetica ed ecologica si lega a doppio filo con la corsa al riarmo e la riconversione al contrario

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: Extinction Rebellion scarica 30 tavoli davanti alla Regione Piemonte. “Tutte le occasioni mancate”

Nei giorni conclusivi della conferenza sui cambiamenti climatici che si tiene a Belém, il movimento denuncia gli impegni disattesi da Governo e Regione

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

San Giuliano: Telt prende possesso delle case, ma la valle non si arrende

Ieri mattina Telt è entrata ufficialmente in possesso delle abitazioni di San Giuliano di Susa che verranno abbattute per far spazio al cantiere della stazione internazionale del Tav Torino-Lione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Confluenza: 22 e 23 novembre insieme nel Mugello per la difesa dell’Appennino

Mentre a livello globale e nazionale l’aggressione estrattivista dei territori si fa sempre maggiore, in Italia continua il percorso di Confluenza, affiancata dalla coalizione TESS.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Brasile. La Marcia Mondiale per il Clima riunisce 70.000 persone a Belém e chiede giustizia climatica: «Noi siamo la risposta»

Un incontro storico dà voce ai popoli che non sono stati ascoltati negli spazi ufficiali della COP30.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP30: gli indigeni dell’Amazzonia si invitano al vertice sul clima

Gli indigeni della tribù Kayapó, sostenuti da centinaia di manifestanti, hanno organizzato un’azione di protesta all’interno della “zona verde” della COP30.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Un milione di corpi in movimento, di bandiere, striscioni, messaggi a pennarello su pezzi di cartone”

Pubblichiamo di seguito il contributo di Nicoletta Dosio in merito al corteo nazionale per la Palestina dello scorso sabato a Roma. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Campeggio studentesco No Tav: giorni di lotta, formazione e resistenza in Val di Susa

Si è concluso sabato al presidio di Venaus il campeggio studentesco che, per diversi giorni, ha visto la partecipazione di decine di studenti e studentesse provenienti da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le grandi opere, ovvero i giocattoli di Salvini

Non lo chiamavano “Trinità” ma “bimbominkia” e anche “cialtrone” e “incapace”.