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Torino, misure cautelari per uno studente No Tav. Non ci fermerete mai!

Ieri 29/6 a Nicola, un compagno del KSA di Torino, è stato notificato l’obbligo di dimora con firma e rientro a casa in determinate fasce orarie.
La misura cautelare è stata presa a seguito di indagini riguardanti fatti avvenuti in Val di Susa nel settembre 2014 , per cui c’erano già state delle perquisizioni che avevano interessato due ragazzi, tra cui quest’ultimo del nostro collettivo. Queste si erano concluse con un nulla di fatto, in quanto la polizia non aveva trovato niente di quello che cercava.
A Torino questo tipo di misure ormai sono all’ordine del giorno, infatti magistratura e forze dell’ordine portano avanti da anni, senza sosta, il tentativo di spegnere il movimento NO-TAV colpendo chi, in prima persona, ha lottato e partecipato alle mobilitazioni e alle scadenze che questo si dava.
Lo Stato attraverso queste limitazioni alla libertà personale cerca di vendicarsi della sua totale inefficienza in una valle, che da sempre ha lottato a testa alta contro chi invece non ha fatto che portare distruzione e militarizzazione; capiamo infatti che stare in un territorio dove non si è voluti da tutta la popolazione non è molto divertente.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà-complicità al nostro compagno con la consapevolezza che non saranno queste forme di repressione a spegnere i movimenti, e che ci saranno sempre persone che, come lui, avranno il coraggio e la voglia, di lottare contro chi da anni non fa che speculare sulle nostre vite, progettando e strutturando una società precaria e di sfruttamento.

Perché la libertà è una cosa seria e come tale va trattata. Perché tutti insieme siamo imbattibili, perché fermarci è veramente impossibile!

Nicola libero, liber* tutt*!

Kollettivo Studenti Autorganizzati Torino

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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