InfoAut
Immagine di copertina per il post

“Tutte bugie, c’eravano anche noi là in mezzo”. Intervista a Perino

I sassi, i petardi (leggi ‘bombe-carta’) da una parte, i lacrimogeni dall’altra, contusi e feriti da entrambe le parti, manifestanti No Tav e agenti di Polizia (ne ha fatto le spese anche il capo della Digos Giuseppe Petronzi, colpito in testa da un petardo): in Val Susa la notte di sabato 21 luglio ha seguito un copione purtroppo già scritto. Il giorno dopo, come in altre occasioni, dal mondo politico si sono levate denunce, strali, prese di distanza bipartisan. I media più influenti, tutti concordi sulla dinamica dei fatti: i militanti dei centri sociali, venuti anche dall’estero, hanno fatto tutto da soli, delegittimando l’ala storica della galassia di realtà No Tav, composta da donne e uomini della valle. “Tutte bugie, c’eravamo anche noi là in mezzo”, rivela a Vita.it Alberto Perino, che pur in un movimento in cui domina l’orizzontalità e l’assenza di protagonismi, viene riconosciuto da tutti il leader carismatico di coloro che da almeno 20 anni si oppongono alla costruzione della tratta Torino-Lione del Tav, Treno ad alta velocità.

C’era anche la parte valligiana del movimento No Tav in mezzo agli scontri di sabato notte a Chiomonte?
Sì, almeno la metà dei presenti era della valle, uomini e donne. Anche la Questura è così. Io non c’ero perché ho problemi alle gambe e in quei sentieri al buio devi saperti muovere bene, ma molti componenti del movimento erano là. Erano quelli che avevano come obiettivo rompere le recinzione e bucare il cemento armato. E ce l’hanno fatta, come si può vedere nelle foto che si trovano in vari siti internet. Nonostante le pietre e i lacrimogeni.

Se eravate anche voi in mezzo ai disordini, perché non avete fermato chi lanciava sassi o petardi verso le Forze dell’ordine?
Noi ogni volta spieghiamo a tutti i partecipanti alle manifestazioni che non bisogna agire con violenza e che l’ideale sarebbe non fare certe cose. Poi però c’è chi non è disposto a porgere l’altra guancia e reagisce. Mi spiego meglio: naturalmente mi spiace per quanto è successo al capo della Digos, ma io oggi non punto mai troppo il dito contro chi tra le fila degli oppositori al Tav compie tali gesti. Farò discorsi più duri quando la Polizia smetterà di usare gli stessi metodi: i lacrimogeni, ad esempio, sono vietati in situazioni del genere, e soprattutto ad altezza uomo sono molto pericolosi, l’anno scorso un 16enne ha perso un dito e un adulto un occhio. Invece questa volta ne hanno usati centinaia, ancor più del solito, tanto che a un certo punto li hanno terminati e hanno dovuto aspettare il cambio turno per averne altri.

Non condannare i violenti però fa il gioco di chi vuole delegittimare in toto il movimento, in primis a livello politico…
La politica ripete sempre le stesse cose e i grandi giornali rispondono agli stessi schemi. Se andate a vedere i titoli dei giorni successivi al 3 luglio 2011 (quando gli scontri e i feriti furono di portata più ampia, ndr), sono quasi identici. A noi importa solo che il Tav non si faccia, per questo non ci interessano tali ragionamenti. Alla fine quello che è successo sabato sera non è altro che ciò che accade ogni domenica allo stadio.

Nessuna autocritica, quindi?
No, sabato prossimo saremo ancora lì, con una passeggiata che, vedrete, questa volta sarà davvero pacifica. Lo scopo è sempre lo stesso, impedire lo sviluppo del cantiere. La società Cnc, che ora ha l’appalto per l’opera, lo sta capendo: portare a termine i lavori non sarà una passeggiata.

 

da vita

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

cantierechiomontenotav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 dicembre 2024, marcia popolare No Tav: una data di cui non smetteremo mai di raccontare

Nel pomeriggio di ieri, più di 5000 No Tav si sono riversati per le strade di Susa per la tradizionale manifestazione popolare in occasione dell’ 8 dicembre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Operaio contaminato dal plutonio a Casaccia: per i responsabili diventa garanzia di sicurezza.

Al centro nucleare della Casaccia alle porte di Roma un operaio è stato contaminato dal plutonio presente nel sito; a renderlo noto è stata l’Agenzia di stampa per l’energia e le infrastrutture (Ageei) lo scorso venerdì.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Perù: Annunciata giornata nazionale contro l’attività mineraria

Gli indigeni dell’Amazzonia si mobiliteranno per chiedere l’implementazione di 15 azioni concrete contro l’attività mineraria aurifera che avanza nei loro territori. Con una giornata nazionale di azione che includerà mobilitazioni a Lima e nei territori indigeni, diversi popoli dell’Amazzonia questo 2 e 3 dicembre esprimeranno il loro rifiuto dell’attività mineraria aurifera. Stanchi di promesse, chiederanno […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Crisi idrica in Basilicata

In questi giorni la Basilicata, in particolare la rete di 29 comuni in provincia di Potenza, è rimasta senz’acqua: sono ancora in corso i razionamenti e questa crisi idrica senza precedenti lascia a secco più di 140mila persone.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Manifestazione di Soulèvements de la Terre contro il collegamento ferroviario ad alta velocità LGV Sud-Ouest tra Bordeaux e Tolosa

Più di 1.500 persone hanno risposto all’appello dei collettivi LGV NON MERCI (TAV NO GRAZIE) e Soulèvements de la Terre contro il progetto della linea ad alta velocità nel Sud-Ovest.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

In migliaia in marcia per le vie di Susa

Sabato pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Comunicato stampa: dalla Venezia Verde alla Laguna di Venezia dal 2 all’8 settembre

Il 2 settembre, su iniziativa del collettivo Bassines Non Merci e nell’ambito della stagione 7 di Soulèvements de La Terre, una delegazione partirà per una grande traversata dalla Venezia verde del Marais Poitevin a Vicenza, dove dal 5 all’8 settembre si svolgerà il Venice Climate Camp.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Mettere in comune i saperi: Estrattivismo e cura della terra alle Giornate di Antropologia Conviviale, 22-25 agosto 2024

Diffondiamo volentieri l’indizione al tavolo su Estrattivismo e cura della Terra che si terrà in occasione delle giornate di Antropologia Conviviale al quale il progetto Confluenza è invitato a prendere parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Importante mobilitazione contro la base MUOS della US Navy

Ripubblichiamo di seguito il comunicato apparso su Notav.info in merito alla mobilitazione No Muos degli scorsi giorni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Avanti No Tav! Note sul Festival 2024

Ci siamo presi qualche giorno per tirare le somme di questa ottava edizione del Festival Alta Felicità, una tre giorni in cui la Valsusa e il territorio di Venaus si sono trasformati in un laboratorio di esperienze e condivisione, andando ben oltre la già ricca programmazione culturale e artistico-musicale.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Dalla Val Susa che non si arrende confluiamo verso un autunno ricco di iniziative!

L’assemblea di Confluenza domenica 28 luglio 2024 durante il Festival Alta Felicità a Venaus è stata un successo! Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti e tutte coloro che hanno partecipato attraversando il Piemonte per raggiungere la Valsusa terra di lotta ed esempio per tutti i comitati che si battono per la salvaguardia dei propri territori.