InfoAut
Immagine di copertina per il post

Verso la marcia popolare dell’8 dicembre: il contributo del Comitato Giovani No Tav

A 17 anni dalla liberazione di Venaus, anche quest’anno ci troveremo a marciare per le strade della Val Susa.

da notav.info

Nonostante ad oggi di TAV non ne abbiamo visto neanche un metro, marceremo, non solo per commemorare ciò che per noi significa questa data, ma per ribadire che oggi come allora la nostra lotta è più viva e attuale che mai.
Questo 8 dicembre ci riprenderemo ancora una volta le strade della nostra amata valle perché tutto ciò che diciamo da anni oggi si sta avverando.

L’ ideologia del progresso infinito e della devastazione ambientale in nome del profitto ha lasciato dietro di sé solo cemento e macerie, traghettandoci nella più grande crisi che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare.
Le conseguenze di tutto questo non potranno fare altro che aumentare esponenzialmente con il tempo: si pensi alle circa 900 vittime che l’inquinamento causa ogni anno nella sola Torino, alla siccità di quest’estate, alle temperature anomale di questo autunno, al rapido scioglimento dei ghiacciai e alla perdita di biodiversità nei nostri territori.
Sono a centinaia le città, i paesi e le comunità martoriati dalle conseguenze del cambiamento climatico e le nostre montagne non sono avulse da queste tragedie, ma il diritto all’utilizzo degli stanziamenti del PNRR, sotto forma di fondi per la messa in sicurezza e la salvaguardia dei territori, in Valsusa, diventa uno strumento di ricatto. Per alcuni comuni valsusini, infatti, i fondi verrebbero stanziati solamente sotto forma di compensazioni per i danni che il TAV potrebbe procurare, come in uno dei peggiori sistemi coloniali.
Questo fare di TELT, che ormai ci ha da tempo abituati allo sperpero di denaro pubblico per le sue ricerche pilotate e le fantasiose opere pubblicitarie di greenwashing, non si ferma al solo “dialogo” con le istituzioni locali ma, purtroppo, tenta di entrare capillarmente all’interno della comunità valsusina con tutti i mezzi necessari. Il proponente dell’opera, infatti, ha deciso di siglare l’accordo con la Regione Piemonte denominato “A scuola di TAV”, che prevede di portare centinaia di studenti e studentesse di ogni ordine di scuola a visitare il cantiere e lavorarci gratuitamente, come “esperienza formativa”.
Gli ultimi anni ci hanno mostrato tutte le carenze strutturali dei servizi pubblici e della sanità. La scuola sta diventando un luogo sempre più pericoloso, e ci troviamo ad assistere ad un costante depauperamento dei fondi destinati a questi servizi fondamentali a favore di progetti destinati all’indottrinamento degli studenti.

Non è il nuovo governo a spaventarci così come non lo sono stati tutti quelli che in questi 30 anni hanno usato la Val Susa come passerella.
La sfida che ci troviamo oggi di fronte diventa ancora più importante perché, dinanzi a molte guerre (a cui il nostro paese da sostegno esportando armi), alla crisi climatica sociale ed economica, in cui sempre più persone non riescono ad arrivare alla fine del mese, si preferisce continuare ad inseguire le grandi opere inutili come il TAV.

Ogni giorno aumentano ingiustizie e disuguaglianze e, parallelamente, assistiamo all’ uso di politiche sempre di più impegnate a ledere la libertà di espressione del dissenso.
Chi tenta di ribellarsi subisce l’oppressione sistematica di uno stato che si definisce democratico, ma che in realtà non ha mai accettato alcun tipo di critica o contraddittorio ribaltando ogni vertenza sociale su piano di ordine pubblico, delegando dunque la gestione alla violenza delle forze dell’ordine e ai giudizi dei tribunali.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un crescendo di denunce e procedimenti legali a carico dei movimenti sociali e, in generale, contro chi ogni giorno, con generosità e tenacia, si batte contro le ingiustizie quotidianamente siamo costretti a subire. Evidentemente il nostro vivere il mondo spaventa le grandi istituzioni, considerato che ogni mezzo è legittimo per punire le lotte sociali.
Proprio in questo momento molti di noi stanno affrontando un processo per associazione a delinquere, la cui inchiesta ha significato, oltre a tutto il resto, anche una ingente spesa di soldi pubblici per affrontare circa dieci anni intercettazioni della vita privata di molt* compagn* coinvolti.

Ma noi sappiamo bene che quella contro il Movimento No Tav è una crociata prettamente ideologica, perché dopo 30 anni è ormai indubbia l’inutilità di quest’opera.
In un contesto in cui cresce sempre più la rabbia sociale verso tutte le ingiustizie che questo sistema ha e continua a creare, darla vinta a dei montanari, che da 30 anni si oppongono all’opera più costosa d’Europa, vuol dire dar speranza a tutte quelle persone che lottano ovunque per un mondo più giusto.

Questo è quello che vogliono scongiurare, la speranza.

Più continuerete nell’intento di voler reprimere la nostra lotta, più noi continueremo a resistere!

Buon 8 dicembre a tutt*!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

8 dicembregiovani no tavno tav

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: “Lo Stato Nazionale decide di non finanziare la lotta agli incendi”

Il fuoco devasta territori e vita nel Chubut, Río Negro e Neuquén. Di fronte alla scarsa azione del governo nazionale, abitanti locali, produttori e popoli originari indicano le cause: siccità prolungate e cambiamento climatico, monocolture di pini e mancanza di prevenzione. Un morto, centinaia di case distrutte e 23.000 ettari sono alcune delle conseguenze. Nel […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Val di Susa: allargamento al cantiere di San Didero

Durante la giornata di ieri a San Didero sono iniziati i lavori per la costruzione della rotonda antistante al cantiere, sin da subito i No Tav hanno presidiato il piazzale del presidio, luogo in cui l’allargamento della rotonda potrebbe proseguire.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nuova protesta dei trattori. Il mondo rurale e le politiche agricole tornano nel dibattito pubblico

Torna, dopo esattamente un anno dal suo inizio, la protesta dei trattori. A partire da questa settimana, in diverse Regioni italiane, gli agricoltori e i loro mezzi agricoli sono scesi in strada per ribadire che dopo un anno – dicono – “nulla è cambiato”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti

Archiviate decine di denunce ai movimenti ecologisti della città, da Extinction Rebellion ai partecipanti al Climate Social Camp. La PM rigetta le accuse di imbrattamento, violenza privata, detenzione abusiva di armi, occupazione e manifestazione non preavvisata, decretando che i reati non sussistono. “Mentre si celebrano indisturbati i raduni neofascisti in tutto il paese, il governo e le questure d’Italia cercano di fermare chi chiede giustizia climatica e sociale”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio di San Giuliano: conferenza stampa del Movimento No Tav dell’8 gennaio

Ieri mattina, Nicoletta Dosio è stata nuovamente convocata da Telt per concludere la presa di possesso del terreno del presidio di San Giuliano ereditato dopo la scomparsa di Silvano.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non è stato un boom ma si sente il crack: l’energia ai tempi di Milei

La rinuncia di Eduardo Rodríguez Chirillo a capo del Ministero per l’Energia [nell’ottobre scorso] ha lasciato innescato un detonatore fatto di massicci aumenti delle tariffe, profitti straordinari per una manciata di imprese e incertezza sulla fornitura di elettricità durante l’estate. di Felipe Gutiérrez Ríos (OPSur-Revista Crisis), da ECOR Network In questo articolo gli alti e […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Fissione, fusione, scorie nucleari e i limiti fisici/1

Energia nucleare: che cos’è di Angelo Tartaglia, da ECOR Network L’energia associata ad un dato sistema fisico dipende dall’intensità delle forze attraverso cui interagiscono le diverse componenti del sistema. Ragionando in termini di interazioni fondamentali le forze in questione si riducono a quattro: la forza di gravita, la “forza debole”, la forza elettromagnetica, la “forza […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Uragano a Mayotte: un’isola devastata e le miserie della politica coloniale francese

A Mayotte, Dominio d’Oltremare (DOM) francese nell’Oceano Indiano, si contano già diverse decine di migliaia di morti, dopo il passaggio del devastante ciclone Chido.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Quattro mega-bacini, tra cui quello di Sainte-Soline, sono stati dichiarati illegali dalla giustizia: è tempo di festeggiare in Francia

Il 18 dicembre il tribunale di Bordeaux ha dichiarato illegali quattro bacini, tra cui quello di Sainte-Soline.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Non sono i nostri figli che si devono vergognare, ma chi li persegue

La recensione del libro Carcere ai ribell3: storie di attivist3. Il carcere come strumento di repressione del dissenso, a cura di Nicoletta Salvi Ouazzene – Mamme in piazza per la libertà del dissenso – di Haidi Gaggio Giuliani recentemente pubblicata da serenoregis.org

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Giorgio inizia a scontare ai domiciliari

Arriva la notizia che Giorgio ha iniziato a scontare una pena definitiva ai domiciliari, questo avviene nel quadro di una continua persecuzione nei confronti dei No Tav. da notav.info Si tratta di un cumulo di definitivi: il maxi processo per le giornate di lotta del 27 giugno e del 3 luglio 2011, per il quale […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Acqua di montagna: la salute ci guadagna? 

Con questo articolo dal titolo amaro desideriamo dare spazio al sit in organizzato a Bussoleno dal Comitato L’Acqua SiCura di venerdì 24 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Culture

A.C.A.B.: la Val Susa secondo Netflix vs la realtà che viviamo

In Val Susa abbiamo avuto modo di vedere A.C.A.B., la serie prodotta dalla multinazionale americana Netflix e uscita ieri. da notav.info Eravamo curiosi di osservare come una fiction di tale portata avrebbe trattato la nostra terra e la nostra lotta. Quello che abbiamo visto non ci ha colpiti: la Val Susa, in questo caso, è […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Il Governo e Telt chiedono un totale di oltre 7 milioni di euro al Movimento No Tav, ai compagni e alle compagne del centro sociale Askatasuna e dello Spazio Popolare Neruda

Ieri mattina il processo che vede coinvolte 28 persone di cui 16 con l’accusa di associazione a delinquere ha visto andare in scena la richiesta dei risarcimenti dei “danni” per le manifestazioni prese in oggetto dall’inchiesta, perlopiù svolte in Val di Susa. da Associazione a Resistere Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno e Ministero […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: 88 anni richiesti perché lottare é reato

“Non è interesse della procura criminalizzare il dissenso”: si apre con questo paradosso prontamente ripreso dai giornali l’udienza di oggi sul processo per associazione a delinquere ai danni di compagni e compagne del centro sociale askatasuna, del movimento Notav e dello spazio popolare Neruda. Di seguito alcune considerazioni a caldo a cui seguiranno altri ragionamenti. […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Buon 8 dicembre No Tav! (Video)

Riceviamo e pubblichiamo. da notav.info Contro ogni devastazione, contro politiche corrotte e incapaci di guardare ai bisogni delle persone e dell’ambiente, a fianco dei popoli in lotta e per chi si trova privato della libertà per aver difeso la sua valle! Avanti No Tav!