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Belgio, scontri tra lavoratori della ArcelorMittal e polizia

Mentre una delegazione di sindacalisti era in udienza presso i parlamentari della Vallonia, circa 500 lavoratori che sostengono l’occupazione dell’acciaieria hanno manifestato per le strade di Namur.

Quando la polizia ha circondato i lavoratori e questi hanno tentato di sfondare i cordoni, sono iniziati gli scontri con lanci di pietre e vernice in direzione delle forze dell’ordine le quali hanno risposto con gli idranti. A fine giornata si contano diversi feriti e un fermato rilasciato poche ore dopo.

Appena a fine novembre, il gigante dell’acciaio aveva manifestato l’intenzione di investire sulle linee a freddo dell’impianto di Liegi, definendole di “importanza strategica”.

A gennaio, invece, era arrivato un nuovo annuncio da parte dalla dirigenza, ossia quello di voler chiudere sei linee a freddo dei suoi impianti con la prospettiva di 1.300 licenziamenti.

La risposta dei lavoratori allora fu immediata e in circa un migliaio cercarono di avvicinarsi al Consiglio Regionale della città (dove era in corso un incontro con i rappresentanti sindacali) scontrandosi con la polizia.

Oggi i lavoratori della ArcelorMittal hanno confermato la loro determinazione lanciando un chiaro segnale al parlamento vallone e la task force istituita dal governo ha fatto sapere che formulerà le proprie conclusioni nei prossimi giorni.

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