Contropotere nella crisi
Nella Fortezza Europa la crescita promessa dalle élites non ha all’orizzonte nessun keynesismo sociale, al contrario si realizza nelle forme brutali di sviluppo neoliberista, utilizzando il ricatto del default imposto dall’alto e dell’uscita dall’Euro dei Pigs come sistema di governance finanziaria, mediale, morale e non in ultimo politica. In questo quadro il “chi paga?” è immediato terreno di scontro tra le parti sociali e misura della capacità del conflitto di farsi antagonismo sociale. Dove la misura sembra raggiungere quote consistenti, ad affacciarsi c’è anche l’ipotesi nazional-popolare e nazional-socialista (nelle sue versioni più liquide o solide a seconda dei casi) a controbilanciare nella direzione degli interessi capitalistici i rapporti di forza esistenti.
Nella profonda destabilizzazione del sistema dei partiti italiano, il Governo dei Tecnici, le parti politiche e sindacali della coesione sociale continuano ad inseguire unitariamente il dogma del pareggio in bilancio e del pagamento del debito, scaricando i costi della scellerata rincorsa nella forma della precarietà. Monti continua nella sua missione di taglio di parte dell’apparato produttivo a favore del grande capitale internazionale, messa a disposizione del lavoro restante di una popolazione sotto ricatto default (attacco all’articolo 18), e cura di interessi di parte capitalistici precisi e definiti (Tav, Ilva, Fiat, etc).
Questa accelerazione di parte capitalistica in direzione della crisi, in Italia non ha trovato lo scorso anno un “freno” o un acceleratore antagonista all’altezza dello scontro. Eppure ci sembra che a partire dalla costellazione delle lotte attuali sia possibile almeno scorgere un potenziale “NO!” all’austerità e alla crisi su e intorno cui orientare gli sforzi di generalizzazione del rifiuto e dell’antagonismo sociale. Dove la tendenza distruttiva del neoliberismo in Italia va all’attacco della produzione e riproduzione sociale la possibilità di un “NO!” senza mediazioni di farsi un “NOI!” antagonista va pensata come reale.
D’altronde oltre ad essere una preziosa indicazione che viene da alcune esperienze di lotta e organizzazione in Italia, ci sembra essere anche la tendenza attuale di quei movimenti che provincializzando l’Euro-Crisi in una ricca geo-politica antagonista fanno emergere una zona mediterranea che agli slogan e alle pratiche più tenacemente destituenti iniziano ad aggiungere primi esperimenti di istituzioni autonome. E’ quell’organizzarsi oltre lo Stato che nelle lotte contro i regimi dell’austerità tra una sponda e l’altra del mare di mezzo consolida il contropotere nella crisi in termini di appropriazione dei servizi e della produzione, di autogoverno e mutualità, tentando di farsi largo anche verso le sponde atlantiche. Certo ad oggi non si può parlare che di prime esperienze e prime allusioni, eppure mentre lo Stato nella forma del welfare abbandona i territori lasciandovi a presidio paura, risentimenti nazionalistici e soprattutto le sue polizie, forme di contro-potere iniziano a farsi largo dentro, contro e oltre la crisi.
Discutere e proporre iniziativa su questo livello, segnando insieme quel percorso militante che chiamiamo conricerca nei nostri territori ed oltre, ci sembra all’altezza della sfida che la costellazione, ancora fioca ma presente, delle lotte in Italia ci pone. Forti dell’esperienza di quello straordinario 2011 di insurrezioni e processi rivoluzionari che dura ancora oggi come possibilità reale dell’abolizione dello stato di cose presenti.
Importante segnalare la partecipazione a “Contropotere nella crisi” tramite l’account
autonomeeting.bologna@gmail.com dove verrà organizzata l’accoglienza.
Laboratorio Crash! Via della Cooperazione 10, Bologna
Sabato 13 Ottobre ore 17
Movimenti trans-nazionali nella crisi capitalistica. La provincializzazione dell’euro-crisi nella geopolitica antagonista, tra insurrezioni e prime istituzioni autonome. Laboratorio Crash!
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Ore 21 cena sociale
Domenica 14 Ottobre ore 10 tavoli di discussione: metropoli, università, scuole superiori, infoaut.
Ore 13:30 pranzo sociale
Ore 15 relazioni dai tavoli di discussione e conclusione.
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