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Digos, neanche il fascino della rapina

L’agente, soprannominato “Pasticca”, è un volto storico della Digos pisana, impresso nella memoria di molti per il risentimento e l’impegno con cui tentava di ostacolare le attività dei collettivi e le lotte sociali in città. La carriera in polizia doveva però stargli stretta. Si è così improvvisato dj nei bar più squallidi della città e negli ultimi anni ha dato poi alle stampe alcuni romanzi di infima qualità, di cui uno per l’appunto intitolato “Da grande voglio fare il tenente Colombo”. Qui la sua vicenda autobiografica di agente della squadra antiterrorismo si intreccia con quella romanzata di un gruppo di studenti pisani che decidono di intraprendere la lotta armata richiamandosi alle BR. Un vero topos letterario per le relazioni di polizia del genere “investigazione e teorema”. Ma si sa, alle vite mediocri non serve la finzione. Così, non vedendo premiato il suo estro da dattilografo della Questura, ha pensato bene di dedicarsi alle rapine a mano armata; per l’ennesima volta deve aver però sopravvalutato le proprie capacità, visto l’esito del colpaccio.
Nessun rammarico per il prelievo alle casse dei supermercati della grossa distribuzione, ma proprio non riusciamo a provare simpatia verso questo rapinatore improvvisato, ben lontano dall’acume sornione di Peter Falk e troppo sicuro della sua impunità di sbirro.

 

Per gli stomaci più forti, il suo blog: http://lamatibetano.wix.com/danielelama

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