Egitto: scomparso uno dei legali della famiglia Regeni
È irrintraciabile da domenica Ibrahim Metwaly, uno dei consulenti legali egiziani della famiglia Regeni.
L’avvocato si stava imbarcando su un aereo diretto a Ginevra dall’aeroporto del Cairo dove sarebbe dovuto intervenire sul tema dei diritti umani a un’assemblea delle Nazioni Unite. Dal momento in cui è stato fermato ai controlli non risulta più contattabile e non ha mai preso il volo per la Svizzera. La scorsa settimana il sito dell’Egyptian commission for rights che rappresenta legalmente la famiglia di Giulio Regeni era stato oscurato.
Dopo l’articolo apparso sul New York Times le carte sono state definitivamente scoperte. Arrivano le conferme: il governo italiano sapeva del coinvolgimento delle autorità egiziane nella morte del giovane ricercatore. Una rivelazione che sembra abbia confermato una verità per espiare una responsabilità politica e ristabilire una prassi. In parallelo infatti il governo, nell’ottica delle strategie di controllo dei flussi migratori, ha ripreso a siglare accordi con i gruppi criminali tra Libia ed Egitto trasformandoli nei carcerieri dei migranti che arrivano sulle sponde del nord Africa con la speranza di imbarcarsi. Su queste vicende e sulle informative al governo riguardante il caso Regeni domani il premier Gentiloni verrà ascoltato dal Copasir, la commissione parlamentare di vigilanza sull’operato dei servizi segreti.
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