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Fiat acquista tutta la Chrysler: nulla di buono per i lavoratori

Una operazione che, nonostante sia stata accolta positivamente questa mattina da piazza affari, non promette nulla di buono per il nostro paese e i lavoratori degli stabilimenti Fiat. Di fatto il centro decisionale del gruppo si sposta oltre oceano, un passaggio già anticipato nei mesi scorsi con la produzione italiana concentrata più verso le auto di lusso e con consistenti pezzi del comparto ricerca di Mirafiori a Torino trasferiti negli Stati Uniti.

Un percorso già da tempo noto per la Fiom che incontrerà il 9 gennaio l’azienda. “Una delle ragioni per cui non venivano presi impegni vincolanti era la mancata acquisizione del cento per cento di Chrysler. Ora la trattativa è chiusa. Se questo poteva rappresentare un alibi per gli impegni su Mirafiori, questo alibi non c’è più”. A parlare è il segretario di Torino, Federico Bellono, che ha poi aggiunto “il nostro pensiero va  ora all’Italia e a Mirafiori e agli impegni che il nuovo gruppo prenderà per il Paese, a partire dalle Carrozzerie di Torino. Va bene il polo del lusso, operazione che va sostenuta, ma secondo noi non è sufficiente”. Il commento dell’economista Vincenzo Comito. Ascolta

A fare le spese delle decisioni della Fiat sono già da oggi  i lavoratori dell’Indotto siciliano, nelle ditte che ruotavano attorno allo stabilimento di Termini Imerese. 174 dipendenti della Lear e della Clerprem da ieri non hanno più un posto di lavoro, sono infatti partite dal 1 gennaio le procedure di licenziamento collettivo. A far rabbia, spiegano i lavoratori che annunciano iniziative di pretesta, è soprattutto l’entusiasmo di Sergio Marchionne dopo dopo l’accordo, “mentre qui cancellano operai e la storia industriale di Termini Imerese”.  “Le aziende hanno deciso di licenziare gli operai, accanendosi contro i propri dipendenti” ha denunciato il segretario provinciale di Palermo della Fiom, Roberto Mastrosimone. L’alternativa sarebbe stata la proroga della cassa integrazione in deroga di altri sei mesi. Cassa integrazione di 13 settimane invece per la Ansaldo Breda di Carini.

Antonio di Florio, operaio e delegato fiom a Mirafiori. Ascolta

Mara Malavenda Slai cobas Pomigliano D’Arco. Ascolta

da Radio Onda d’Urto

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