Hacking Team, i “nemici di internet”, attaccati da Privacy International e Anonymous
Qualcuno già se ne era accorto da un po’ che l’azienda informatica Hacking Team di Milano non è semplicemente un gruppo di addetti ai lavori della sicurezza informatica. I loro software sono tra i peggiori virus studiati per la sorveglianza globale, ad uso da una parte dei governi contro attivisti di tutto il mondo, dall’altra delle multinazionali a scopo commerciale, e gli avevano già fatto guadagnare la qualifica di “nemici di internet”:
reporters sans frontieres: http://surveillance.rsf.org/en/hacking-team/
wikileaks: wikileaks.org/spyfiles/files/0/31_200810-ISS-PRG-HACKINGTEAM.pdf
E già lo scorso 5 novembre, durante la Million Mask March lanciata da Anonymous in tutto il mondo, avevamo deciso di occupare gli uffici di Hacking Team, per denunciare pubblicamente il loro ruolo nelle vicende portate alla luce da Snowden e gli altri whistleblowers:
Si aggiunge in questi giorni alla lista dei report il Citizen Lab dell’università di Toronto, che pubblica una vera e propria mappatura dell’uso degly spyware della casa milanese evidenziando i “paesi canaglia” con i quali Hacking Team aveva sempre negato ogni coinvolgimento.
http://www.wired.it/attualita/tech/2014/02/17/ecco-linfrastruttura-segreta-di-hacking-team/
In risposta all’ennesima prova che questa azienda è inserita in un business da milioni di dollari costruito sulla pelle di milioni di cittadini, l’ONG internazionale Privacy International ha lanciato una campagna contro Hacking Team, facendo appello alle amministrazioni locali e ai parlamentari italiani di fare chiarezza sui finanziamenti pubblici e l’esportazione dei prodotti dei “nemici di internet”.
Hacking Team ha infatti ricevuto 1,5 milioni di euro dalla Regione Lombardia nel 2007: nell’appello di Privacy International si legge “noi vedremmo positivamente un chiarimento da parte del Governo italiano e della Regione Lombardia sulla adeguatezza di investire risorse pubbliche in tecnologie che permettono ai governi di sorvegliare in modo altamente intrusivo al punto da facilitare l’abuso di diritti umani”
Si aggiunge anche Anonymous Italia mandando in tango down il sito commerciale dell’azienda milanese.
In un’epoca governata dalla finanza più spietata, nella quale i nostri dati personali sono una delle merci più preziose, appare evidente come aziende della risma di Hacking Team siano ben inserite in un meccanismo di speculazione sulla libertà e sulla privacy di tutte e tutti. Esistono strumenti e pratiche capaci di resistere a questa offensiva digitale, è decisamente ora che i movimenti ricomincino a padroneggiarle! Ci vediamo il 3, 4 e 5 Aprile alla 3D Cyber resistance v 3!
#STOPWATCHINGUS
Da Cantiere.org
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.