Il macello di Genova 2001 (ancora) foriero di promozioni in divisa
E’ nuovamente il turno di Spartaco Mortola: su Il Manifesto di questa mattina apprendiamo che l’ex capo della Digos di Genova ai tempi delle violenze poliziesche al G8 è diventato dirigente superiore della polizia di stato, ovvero questore, anche se non gli è stata assegnata immediatamente una sede operativa.
Mortola è stato condannato a 3 anni e 8 mesi in appello per le violenze alla scuola Diaz e a 1 anno e 2 mesi per induzione alla falsa testimonianza, quando indusse l’ex questore di Genova a cambiare la propria versione dei fatti al processo, escludendo il coinvolgimento dell’allora capo della polizia Gianni De Gennaro… Mortola, tra le altre condanne, è stato giudicato colpevole anche per le falsità sostenute sul ritrovamento delle bottiglie molotov alla Diaz, fondamentali per giustificare l’irruzione e sostenere che fosse la base operativa dei black bloc. Il processo ha dimostrato che furono portate da agenti che le avevano sequestrate in piazza.
Lo Spartaco della scuola Diaz aveva già ottenuto una promozione, uno scatto di carriera, dopo il 2001, diventando il vice questore di Torino. Ha lasciato poi la città sotto la Mole non solamente per dedicarsi a Roma al corso di formazione propedeutico alla promozione a dirigente superiore, ma anche in seguito alle polemiche e al polverone alzatosi dopo lo scontro durissimo a Coldimosso fra forze dell’ordine e movimento No Tav.
Se è vero che attendere giustizia dai tribunali diventa un esercizio velleitario, come “le illustri promozioni poliziesche” di questi anni ci ricordano bene, è quantomai indispensabile che i movimenti non perdano memoria delle loro battaglie ed inimicizie.
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