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Livorno: Ex Caserma Occupata

La scelta di questo luogo non fu casuale: erano almeno tre anni che dal Comune, a fronte dell’aumento esponenziale degli sfratti in città (e ancora non si erano raggiunti i livelli odierni), uscivano dichiarazioni in cui si leggeva che questa caserma fosse al centro di trattative di acquisizione da parte del Demanio per essere impiegata come struttura per l’emergenza abitativa. Dato che rimanevano solo parole pensammo quindi di passare ai fatti occupandolo:il diritto all’abitare, come quello al lavoro e ad una socialità slegata dal profitto lo realizziamo con le pratiche di riappropriazione diretta, dall’autogestione e dall’impegno quotidiano che viene messo nelle lotte. Dopo un primo periodo di contatti durante i quali presentammo progetti di riqualificazione (sia in termini di abitazioni sia di socialità) dello spazio non abbiamo più avuto notizie. Mentre le istituzioni rimanevano immobili le nostre attività invece sono cresciute, abbiamo continuato ad essere casa per qualcun*, spazio aggregativo (con cinema, skate park, palestra, concerti e laboratori) e di lotta (comitato sfrattat* e disoccupat*) per altr*.

A fronte però di questo silenzio abbiamo deciso di rivolgerci direttamente al proprietario dell’immobile e in questo frangente siamo venut* a conoscenza di alcune novità…

A Roma abbiamo incontrato il direttore del Demanio Stefano Scalera e durante il colloquio abbiamo scoperto che all’incirca tre mese fa il suo ufficio ha contattato, nell’ambito di un progetto di dismissione e riqualifica delle caserme inutilizzate, il comune di Livorno per proporre uso gratuito e perpetuo della caserma per il comune dell’immobile con l’unico onere della messa a norma della struttura.

La risposta è stata negativa perchè non ci sono soldi da investire in un progetto come questo…

A questo punto, di fronte alla grave emergenza sociale, occupazionale e abitativa della città (tra marzo e aprile sono previsti più di 70 fratti per morosità incolpevole) ci chiediamo quali siano le reali intenzioni della giunta…

Con l’ex caserma Lamarmora ancora in fase di ristrutturazione, il progetto Sant’Anna appena abbozzato, decine di negozi chiusi, municipalizzate sull’orlo del fallimento, il parcheggio dell’Odeon deserto e il Teatro C fallito quali sarebbero i campi di intervento per risollevare la città dalla crisi strutturale in cui è piombata? Quali sono le priorità nell’agenda istituzionale?

Un immobile di 2500 mq in pieno centro a costo zero, utilizzabile sia per arginare l’abnorme problema dell’emergenza abitativa sia per proporre nuovi progetti di riqualificazione sociale non è qualcosa che si vede tutti i giorni e una risposta negativa si può interpretare soltanto con il disinteresse che quotidianamente l’amministrazione mostra rispetto a tutto quello su cui non può guadagnare direttamente o indirettamente… Vorremmo infatti sottolineare come, proprio durante quei momenti di contatto istituzionale, l’assessore al patrimonio ventilò come unica possibilità di finanziamento proprio l’entrata di altri investitori, solito contentino alle lobbies dell’edilizia privata… Su questo punto vorremmo chiarire fin da ora che non accetteremo la solita cordata pubblico\privato in cui si realizzino qualche appartamento a canone concordato e il resto a prezzi di mercato e che qualsiasi progetto di riqualificazione\ristrutturazione della caserma dovrà essere totalmente pubblico…

Da parte nostra continueremo comunque a portare avanti autonomamente la riqualificazione dello spazio a dimostrazione di quanto si importante per la città l’esistenza di un luogo dove concretamente si combatte un sistema di logica del profitto e dove le persone e i loro bisogni continuano ad essere i/le ver* protagonist* di ogni percorso di lotta.

Ex Caserma Occupata

9 marzo 2013

da www.senzasoste.it

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