Morto Ruairi O’Bradaigh, comandante IRA e fondatore dello Sinn Féin
Dalla border campaign dell’IRA del 1956 al ruolo di chief of staff, fino ad arrivare alla separazione dal movimento dei Provisionals, Ó Brádaigh è stato protagonista di tutte le fasi della storia recente irlandese.
Sotto la sua guida, lo Sinn Féin promosse la politica di Éire Nua – Nuova Irlanda – che auspicava un’Irlanda federale riunificata in quattro provincie, e riconobbe l’Irish Special Court di Green Street, a Dublino, dove numerosi attivisti venivano condannati senza accuse sulla base del loro rifiuto di riconoscere la corte, che veniva considerato una “prova”.
Su un punto, però, non scese mai a compromessi: “La lotta armata e sedere in parlamento si escludono a vicenda”, affermò nel 1986: per lui, la politica di Adams e McGuinness, “l’armalite e i seggi”, non avrebbe fatto altro che cementificare la partizione dell’isola e mantenere saldo il dominio britannico sulle Sei Contee Occupate.
Separatosi dai Provisionals e fondato il Republican Sinn Féin, Ó Brádaigh è rimasto fedele alla visione di Repubblicano integerrimo che aveva di se stesso, guardando ai recenti sviluppi storici – il cessate il fuoco del 1996, il Good Friday Agreement del 1998, il disarmo del 2005 e l’ingresso di McGuinness in un governo in condivisione con Ian Paisley, nel 2007 – come “completi tradimenti”.
Ruarí Ó Brádaigh lascia la moglie, Patsy, e sei figli.
Tratto da The Guardian
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