Noi stiamo con i detenuti di Canton Mombello!
Sabato 2 giugno alle ore 14 presidio di protesta e solidarietà sotto le mura del carcere, per denunciare le gravi condizioni si carcerazione dei detenuti di Canton Mombello.
Di seguito la lettera dei detenuti nel carcere bresciano:
La situazione in cui siamo costretti a vivere è per noi arrivata ad un punto non più non più sopportabile. Passiamo 19/20 ore al giorno chiusi in “gabbie” che, al netto del mobilio, ci concedono dai 70 ai 100 centimetri quadrati di spazio calpestabile, costretti a convivere in 5, 6, 9 e persino 17 persone con a disposizione un servizio igienico che definire tale è un tragico eufemismo. Costretti ad acquistare a nostre spese, o meglio a spese dei nostri familiari, persino carta igienica e prodotti per la pulizia della cella. Il vitto passato dall’amministrazione penitenziaria è al limite della sussistenza e della decenza. La direzione, il personale medico, infermieristico e la polizia penitenziaria compiono ogni giorno veri e propri miracoli per mantenere letteralmente in piedi il “baraccone” e la loro disponibilità e sensibilità è fuori discussione. Tutto ciò però non basta più e i recenti episodi di suicidi e violenze sono una spia del disagio crescente.
Quindi da lunedì 4 giugno 2012 abbiamo deciso di intraprendere una pacifica protesta per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle autorità competenti la tragica situazione in cui ci troviamo.
Inizieremo in tale data uno sciopero della fame ad oltranza, sull’esempio del detenuto del carcere di Lecce recentemente lasciato morire dall’insensibilità, l’ignavia e il menefreghismo delle autorità, prima fra tutti il ministro di grazia e giustizia. Useremo i nostri corpi come estrema arma per tentare di scuotere le coscienze dormienti di chi ci governa, sperando che una coscienza questi “signori” l’abbiano, siamo convinti e determinati a portare tale protesta fino alle estreme conseguenze. Ringraziamo tutti coloro che dall’esterno vorranno supportarci in questa nostra lotta per il rispetto dei diritti umani e della dignità personale.
Ascolta tramite la voce di un ex detenuto di Canton Mombello, carcere più sovraffollato d’Italia, come si vive, si soffre e si spera in questo carcere:
Il primo tema affrontato è quello relativo alle proteste carcerarie e in particolare come si potrebbe organizzare uno sciopero contro le indegne consizioni di vita di canton Mombello.Ascolta.
Il secondo tema affrontato rigurda l’organizzazione per gli acquisti di generi alimentari all’interno, perchè il carcere costa al detenuto e alla sua famiglia anche in termini di soldi, tempo. Per vedere il proprio congiunto, infatti, si perdono intere mattinate e per incontrarlo ci si deve sottoporre a perquisizioni a volte umilianti. Ascolta la testimonianza.
Il terzo tema affrontata riguarda i problemi legati alla buona condotta del detenuto e qui il nostro testimone, che è un ex detenuto con 20 anni di galera alle spalle, che conosce dunque molto bene il sistema carcerario italiano, ci racconta come lavorano gli agenti penitenziari.Ascolta.
Ascolta come è organizzato, invece, l’ambulatorio per i detenuti per poi affrontare il tema della sicurezza all’interno delle celle. Ascolta.
Il Quinto tema affrontato riguarda le perquisizioni all’interno delle celle e degli effetti che tali perquisizioni provocano al morale dei detenuti, che già vivono oltre il limite di sopportazione.Ascolta.
In questa sesta parte il nostro testimone ci parla delle forme di autolesionismo messe in atto dai detenuti più fragili psicologicamente e ci descrive le condizioni sanitarie gravissime che si patiscono. Condizioni dovute al sovraffollamento dove le malattie come epatiti, scabbia, tubercolosi e hiv sono all’ordine del giorno. In questo intervento si parla inoltre della divisione tra detenuti, i loro codici e la legge Gozzini con l’influenza che ha avuto sulle rivolte carcerarie.Ascolta.
Nella settima puntata parliamo invece della mensa, del cibo insufficiente, della spesa interna che grava sulla famiglia del detenuto. Ascolta.
Infine, nell’ottava parte di questa intervista con un ex detenuto del carcere lager di Canton Monbello, al quale abbiamo chiesto cosa possiamo e cosa dovremmo fare noi, per poter dar voce ai detenuti. Ascolta.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.