Schiaffone al campo rom, la senatrice leghista denuncia ma non si presenta al processo
Va al campo rom e si prende uno schiaffone, la senatrice leghista fa partire la denuncia ma non si presenta al processo.
Lo scorso novembre la senatrice leghista Borgonzoni, allora consigliera comunale, si era presentata ad un campo rom con tanto di telecamere al seguito. Era stata cacciata con insulti e uno schiaffone perché la sua passeggiata in campagna elettorale non era stata presa tanto bene. D’altronde chi gradirebbe un’irruzione di politici con telecamere in casa sua?
Scatta il caso mediatico e nel frattempo la senatrice, dopo video-interviste e dichiarazioni in cui invocava la chiusura dei campi rom, ha deposto denuncia contro una donna sinti.
Ieri, giorno in cui era previsto il processo in primo grado contro la donna accusata di violenza privata e ingiurie, la Borgonzoni non si è presentata. Saltano le deposizioni e il processo viene rimandato a marzo.
È la solita strategia da vigliacchetti della politica, prima si fa i gradassi con telecamere al seguito andando a speculare sulla miseria delle persone. Poi, se c’è qualcuno che si mette in mezzo scatta la denuncia ma non c’è neanche il coraggio di presentarsi a processo.
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