Sgomberata l’Ex Caserma Sani a Bologna
Stamattina all’alba vari reparti di celere e carabinieri sono entrati all’interno dell’Ex Caserma Sani, enorme complesso di edifici e spazi verdi nel cuore del quartiere Bolognina abbandonato da anni. L’occupazione dello scorso 15 novembre era stata la risposta data dalla comunità di XM24 dopo lo sgombero estivo e le promesse disattese da parte del Comune di trovare una nuova sede per la storica esperienza di autogestione.
L’11 dicembre il gip Domenico Panza, accogliendo la richiesta presentata dal procuratore capo Giuseppe Amato, aveva disposto un provvedimento di sequestro preventivo per l’ex caserma Sani, impiegando nuovamente questo dispositivo giuridico col quale negli ultimi anni sono state sgomberate decine di occupazioni a Bologna, a partire da quelle della lotta per il diritto all’abitare.
Le/gli attivist* rimast* all’interno dell’edificio questa notte sono sces* verso le 8 del mattino – dopo che la polizia aveva superato le barricate disposte all’interno – raggiungendo quindi il nutrito presidio che si trovava all’esterno. A quel punto è cominciato un corteo molto partecipato che ha attraversato il quartiere promettendo che la storia di questa esperienza sociale continuerà nonostante le ripetute chiusure politiche da parte di Cassa Depositi e Prestiti (proprietà dell’edificio) e del Comune/Partito Democratico.
Interessante rilevare come il Partito in via di maquillage con l’ennesimo congresso “aperto alla società” (sic!) che dovrebbe a breve cambiare il nome si presenti in questo modo verso le cruciali elezioni regionali di fine mese. Nelle città sempre più brandizzate che costellano la via Emilia i conflitti a venire si attrezzeranno per rompere l’asfissiante vetrina che le sta ricoprendo, sia che vinca il demokratico Bonaccini o che a prendere la testa di quella che è di recente divenuta la regione più ricca d’Italia sia la leghista Bergonzoni.
Riprendiamo infine questa nota uscita sul sito di XM24: “Da subito gli occupanti della ex-caserma Sani hanno chiesto un’interlocuzione con la dirigenza di Cassa Depositi e Prestiti, senza mai ottenere risposta. Ora – a sgombero avvenuto – le responsabilità ricadono di nuovo interamente sul comune. E’ il comune che-se confermerà le previsioni del POC 2016 sull’area porterà a: 70% dell’edificato a edilizia residenziale privata e il 30% a commerciale (supermercati, parcheggi etc) e ricettivo (hotel), spingendo così ancora avanti la turistificazione della città e della Bolognina. Degli attuali 41000 m2 dedicati ad aree verdi, approssimativamente, 7000 m2 verranno privatizzati e almeno 12000 m2 cementificati o pavimentati per la viabilità. Il comune nega ancora una volta l’esigenza di spazi sociali liberi dal profitto, espressa a gran voce dalle migliaia di persone che hanno vissuto questi due mesi nella ex-caserma Sani. Il 6 agosto in via Fioravanti 24 con la ruspa, oggi con le camionette, il Comune e il Pd scelgono il cemento e la speculazione. Proprio mentre si fingono alternativi a Salvini, confermano la loro scelta identica a quella del leghisti: avanti con la repressione (infatti non toccano i decreti sicurezza di Salvini & Minniti!) e la privatizzazione di tutto, proprio mentre le urgenze sociali e ambientali imporrebbero il contrario”.
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