Torino, si apre il processo per la ‘No Berlusconi night’
Si apre il processo per gli scontri avvenuti due anni fa in occasione della visita torinese di Berlusconi, chieste pene altissime.
Un appello a contestarne la presenza in città, circolato nel giro di pochi giorni, aveva portato più di un migliaio di persone a scendere in piazza per rovinare la comparsata a Berlusconi e contestare le politiche del suo governo.
La visita del premier si era prevedibilmente svolta in una Torino blindatissima da decine di camionette e cordoni delle forze dell’ordine che non avevano poi esitato a procedere con violente cariche, manganellate e uso di lacrimogeni contro i manifestanti che tentavano di avvicinarsi e portare la propria voce all’hotel in cui si trovava Berlusconi.
Già durante la manifestazione erano state fermate alcune persone, rilasciate in serata con denunce per resistenza e ‘lancio di oggetti contundenti’. A pochi mesi di distanza da quella giornata erano poi fioccate diverse denunce a danno di alcune persone presenti all’iniziativa.
Il processo apertosi questa mattina vede ancora una volta la presenza del dott. Rinaudo, l’infaticabile Pm noto fin dagli anni ’90 per i suoi accanimenti contro i movimenti, che anche in questo caso si è prodigato in tutti i modi nel richiedere pene spropositate, non lesinando nemmeno mosse denunciate come palesemente inaccettabili dalla difesa (come l’insistenza nel poter mostrare ai giudici l’elenco delle precedenti segnalazioni di polizia a carico di ogni imputato).
L’udienza si è chiusa con la richiesta di pene molto alte, che vanno dagli 8 mesi fino a 3 anni e 6 mesi; una richiesta assolutamente spropositata considerate le accuse piuttosto risibili a carico degli imputati.
Ancora una volta si conferma la volontà tutta politica di punire e intimidire la scelta di chi negli ultimi anni ha costruito e praticato nelle piazze l’opposizione ad una classe politica responsabile della crisi, dello smantellamento del welfare e di politiche estere guerrafondaie.
La prossima udienza è stata fissata per l’8 di Aprile, dove sarà prevista l’arringa difensiva.
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