War games nelle Marche: bugie dei media e zone d’ombra
Già dopo poche ore era stata smentita in rete la velina, quasi unanimemente riportata da giornali e tg, di impatto avvenuto nella zona dei Monti della Laga a 30 km da Ascoli Piceno. In realtà la località di Casamurana, dove si sono schiantati i due Tornado, dista all’incirca 4 chilometri in linea d’aria da Porta Romana alla periferia nord-occidentale della città e a 6 dal centro, come mostrano sia la foto scattata dal popolare quartiere di Monticelli qui sotto che la ricostruzione topografica (credit: Alessandro Coccia). In barba alle immagini della prima ora di zone esclusivamente collinari – prodotte dalle angolazioni delle telecamere dei giornalisti embedded.
Secondo testimoni oculari prima dell’impatto proprio uno dei due mezzi (quello proveniente da est, scontratosi con l’altro che veniva da sud) ha effettuato una virata sul capoluogo piceno sorvolandolo a bassa quota; e, dal racconto di un carabiniere in pensione, almeno uno dei due velivoli sarebbe passato sotto i cavi dell’alta tensione della centrale elettrica di Rosara. Dai quali risalendo, sarebbe entrato in collisione con il secondo.
Manovre pericolose e sconsiderate, non nuove per la città picena ed il circondario; ma altri interrogativi restano. L’assenza di segnale radar dei velivoli deriva da un guasto o dal consapevole spegnimento degli indicatori, in una simulazione estrema di volo a bassa quota in teatro di guerra? E in cosa consisterebbe l’innominata esercitazione NATO autunnale (ma c’è chi tira fuori Black Eagle, la denominazione in codice di manovre calibrate su un ipotetico intervento in Crimea) a cui si stavano preparando gli equipaggi? Secondo un utente del forum di FreeFalcon, simulatore di volo utilizzato dall’aeronautica militare: “La penetrazione in territorio ostile a bassa quota è il ruolo principe del Tornado, che in questa specialità eccelle […] L’elemento fondamentale è il radar TFR (“inseguimento del profilo del terreno”) della TI, lo stesso dell’F-111, mentre la conformazione alare garantisce decolli in spazi ridotti e stabilità ad alta velocità e bassissima quota.”
Insomma, tante incognite ancora prive di risposta; e che pendono sia rispetto ad una vicenda aperta in gran clamore e chiusa di soppiatto che sulle teste dei cittadini.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.