InfoAut
Immagine di copertina per il post

Più di 30 tornado colpiscono il sud-est ed il midwest degli Stati Uniti. Tra le vittime diversi lavoratori e lavoratrici morti sul loro posto di lavoro

||||

Tra crisi climatica e sicurezza sul lavoro. Un’inedita tempesta ha generato più di 30 tornado nel midwest e sud est degli Stati Uniti provocando un numero di vittime ancora imprecisato e diversi dispersi. Particolarmente violenta la tempesta in Kentucky dove è stato dichiarato il disastro federale. Qui un’intera fabbrica di candele è stata rasa al suolo provocando almeno otto operai morti e otto dispersi, secondo le prime stime. Mentre in Illinois sei lavoratori sono stati uccisi nel magazzino Amazon dopo che l’impianto si è piegato sotto la forza del tornado, tra cui un autista di carico che è morto in bagno, dove molti lavoratori hanno detto di essere stati indirizzati a ripararsi. In molti adesso si chiedono come mai queste attività continuassero a produrre in piena tempesta e si riapre la discussione sul cambiamento climatico e le sue conseguenze reali.

Un vasto fronte di tempesta si è spostato attraverso il bacino del Mississippi e parti del sud-est e del midwest degli Stati Uniti venerdì sera, generando più di 30 tornado.

La primavera è la stagione principale per i tornado e quest’ultimo evento è stato molto insolito a dicembre, quando il clima più freddo normalmente limita i tornado, ha detto Victor Gensini, un ricercatore di condizioni meteorologiche estreme presso la Northern Illinois University.

Ma in generale è evidente che la sequenza storica di eventi estremi di questo genere negli Stati Uniti sta crescendo, secondo gli esperti il paese sperimenta in modo unico più di 1.200 tornado all’anno, più di quattro volte il numero in altri paesi del mondo in cui si verificano, combinati.

11vid kyanna candle factory swap videoSixteenByNine1050

Qui una foto della fabbrica di candele nei pressi di Mayfield completamente rasa al suolo.

I soccorritori continuano a fare la conta dei dispersi negli Stati colpiti e molte persone sono tutt’ora senza accesso ad acqua ed elettricità o senza la possibilità di recuperare i propri beni a due giorni dal disastro.

Ma il tema più forte che solleva questo disastro è la morte di decine di lavoratori e lavoratrici mentre in piena tempesta si trovavano sul proprio posto di lavoro senza adeguate misure di sicurezza. Emerge dunque definitivamente il problema della sicurezza sul lavoro di fronte alla crisi climatica.

tornado usa

Di seguito la traduzione di quanto scritto da Nantes Révoltée riguardo a questo disastro climatico:

Negli USA questo fine settimana, una serie di tornado ha distrutto 6 Stati, lasciando alle spalle città desolate, con edifici ridotti a briciole. Nella città di Edwardsville, Illinois, un magazzino Amazon è stato distrutto da un tornado. Il tetto è stato strappato e l’edificio è crollato su se stesso, ci sono oltre 6 morti e oltre 100 dispersi.

I dipendenti sono stati costretti a continuare a lavorare mentre il tornado stava arrivando. Tra le misure utilizzate dalla multinazionale per aumentare la ′′produttività′′ dei suoi dipendenti: la privazione del telefono. Amazon vieta ai lavoratori di portare i loro telefoni nei magazzini e organizza controlli di sicurezza con il metal detector. A Edwardsville non hanno saputo che un tornado stava arrivando e sono rimasti intrappolati. Paradosso di questa industria della vendita online iper-connessa, i cui compiti sono ampiamente assistiti dalla tecnologia digitale.

Negli USA il servizio meteo trasmette avvisamenti a chi si trova sulla strada dei tornado. Un avviso è stato inviato intorno alle 20, ora locale. Il magazzino di Amazon è stato colpito alle 20 senza che i dipendenti potessero essere avvisati.

Diversi lavoratori accusano l’azienda e sottolineano che i telefoni possono anche aiutarli a chiamare se sono intrappolati ′′Dopo questi decessi, non c’è modo per me di contare su Amazon per garantire la mia sicurezza”, ha detto uno di loro. Nel 2018 due impiegati del magazzino di Amazon morirono a Baltimora quando un edificio crollò parzialmente durante una forte tempesta.

Il padrone di Amazon, il multimiliardario Jeff Bezos, ha trascorso il suo sabato celebrando un lancio spaziale della sua società Blue Origin in Texas, mentre le squadre di emergenza del magazzino scavavano tra le macerie in cerca di corpi. Alla fine ha twittato che aveva il ′′cuore spezzato′′ in seguito al dramma.

Il capitalismo uccide due volte. Sfruttando e mettendo deliberatamente a rischio i lavoratori per aumentare i profitti. Ma anche distruggendo la natura, provocando le condizioni di disastri meteorologici più numerose e letali. Per esempio, il numero di tornado sta aumentando a causa del riscaldamento globale.

amazon tornado getty

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

CAMBIAMENTO CLIMATICOmorti sul lavorosicurezzatornadoUsa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale”

Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: corrispondenza dall’Indonesia tra il neogoverno Subianto e le prime mobilitazioni dal basso

Levante: nuova puntata, a febbraio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento con noi Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto e dottorando alla Normale di Pisa in Political economy cinese e, in collegamento dall’Indonesia, Guido Creta, ricercatore in Storia contemporanea dell’Indonesia all’Università Orientale di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell’Europa

A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald Trump avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Traduzioni

Leonard Peltier è finalmente libero!

Pubblichiamo la traduzione di questo articolo. “Oggi sono finalmente libero! Mi hanno imprigionato, ma non hanno mai spezzato il mio spirito!” Ciò che sembrava impossibile è diventato realtà il 18 febbraio, quando il prigioniero politico nativo Leonard Peltier è uscito dal penitenziario federale di Coleman da uomo libero. Ha lasciato Coleman non più in uniforme […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Non guerra in Europa, ma guerra all’Europa

La telefonata tra Trump e Putin ha traumatizzato la pessima classe dirigente europea, gettandola nel panico. Mentre la guerra in Ucraina va verso il congelamento gli imbelli che governano il continente finalmente si stanno rendendo conto che questa non era solamente una guerra in Europa, ma una guerra all’Europa, portata avanti con mezzi non convenzionali […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo Trump: i primi 10 giorni

Fin dalla presa di possesso dello studio ovale lo scorso 19 gennaio, il neo-(ri)- presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump è partito con una frenetica attività di produzione di decreti attuativi, atti a mostrare la concretezza decisionista strombazzata nella sua campagna elettorale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Trump tra guerra e pace

Quali prospettive apre il ritorno del Tycoon alla Casa Bianca? La pace in Ucraina è più vicina oppure il 2025 sarà un nuovo anno di guerra?

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Somalia, Sudan, Algeria… ed il ritorno di Trump

Da Radio Africa: prima puntata del 2025, lunedì 20 gennaio 2025, per l’approfondimento quindicinale dedicato all’Africa sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, dentro la Cassetta degli Attrezzi. In questi 30 minuti ci occuperemo di diversi Paesi africani, da nord a sud. Partiremo dalla Somalia e da Mogadiscio (in foto) in particolare, al centro del reportage sul campo della rivista Africa, con la storia […]