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Comunicato stampa sul caso di S., compagno in pericolo di vita dopo la manifestazione di Sainte-Soline

Diffondiamo la traduzione di un comunicato che sta girando sui media di movimento francesi su quanto è accaduto a S., compagno che lotta tra la vita e la morte a causa della violenza poliziesca durante la manifestazione di sabato contro i mega-bacini.

Sabato 25 marzo a Sainte-Soline, il nostro compagno S. è stato colpito alla testa da una granata esplosiva durante la manifestazione contro il bacino idrico. Nonostante la sua condizione di assoluta emergenza, la prefettura ha consapevolmente impedito ai servizi di emergenza di intervenire in prima istanza e di trasportarlo in un’unità di cura adeguata in seconda istanza. Attualmente si trova in terapia intensiva neurochirurgica. La sua prognosi vitale è ancora riservata.

L’esplosione di violenza che i manifestanti hanno subito ha provocato centinaia di feriti, con diversi danni fisici gravi, come riportato nei vari rapporti disponibili. I 30.000 manifestanti erano venuti con l’obiettivo di bloccare la costruzione del mega-bacino di Sainte-Soline, un progetto di monopolizzazione dell’acqua da parte di una minoranza a vantaggio di un modello capitalista che non ha più nulla da difendere se non la morte. La violenza del braccio armato dello Stato democratico ne è l’espressione più evidente.

Nella sequenza aperta dal movimento contro la riforma delle pensioni, la polizia mutila e tenta di uccidere per impedire la rivolta, per difendere la borghesia e il suo mondo. Nulla indebolirà la nostra determinazione a porre fine al loro dominio. Martedì 28 marzo e nei giorni successivi, rafforziamo gli scioperi e i blocchi, scendiamo in piazza, per S. e per tutti i feriti e i prigionieri dei nostri movimenti.

VIVA LA RIVOLUZIONE.

Compagni di S.

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