InfoAut
Immagine di copertina per il post

“Tiziano libero”: appello alla solidarietà concreta per il compagno arrestato il 5 ottobre a Roma

Si moltiplicano le iniziative solidali in favore di Tiziano, il compagno dello Spazio Sbago di Urbino malmenato e arrestato dalle forze dell’ordine durante la manifestazione per la Palestina e il Libano del 5 ottobre a Roma.

Lunedì 7 ottobre, in concomitanza del processo per direttissima, amicə, compagnə e attivistə avevano indetto un presidio per chiederne l’immediata liberazione, ma Tiziano è stato mandato ai domiciliari fino alla prossima udienza, prevista per giovedì 14 novembre. Per questo, compagni e compagne hanno lanciato sulla pagine social dello Spazio Sbago un appello alla solidarietà concreta, annunciando la volontà di voler mettere in campo una serie di iniziative per aiutare lui e la famiglia a far fronte alle spese mediche e legali.

Ne abbiamo parlato con Yasmine, attivista palestinese e amica di Tiziano Ascolta o scarica.

COMUNICATO DEGLI AMICI E RACCOLTA FONDI

Sabato 5 ottobre, durante la manifestazione che si è svolta a Roma in Piazzale Ostiense, il nostro compagno Tiziano è stato malmenato dalla polizia e in seguito portato in questura dove è stato trattenuto in stato di fermo fino a lunedì 7 ottobre, dove è stato svolto il processo per direttissima.

A Tiziano sono stati disposti i domiciliari fino al prossimo processo che si terrà giovedì 14 novembre a Roma.

Ciò che è accaduto a Tiziano sarebbe potuto accadere a chiunque, è stato il capro espiatorio su cui accanirsi per criminalizzare l’intera piazza che il 5 ottobre denunciava il genocidio e sosteneva la resistenza.

La repressione e la violenza che ha subito Tiziano e le altre persone fermate, perquisite e denunciate, ci deve servire per riflettere su come l’abuso di potere delle forze dell’ordine pervada questa società per innestare una narrazione filo sionista.

Ci stiamo occupando di fargli fare tutte le visite mediche possibili per assicurarci che stia bene.

Ovviamente processo, questioni legali, visite mediche e spostamenti fino a Roma hanno dei costi non da poco, che vorremmo cercare di coprire per dare una mano alla famiglia.

In questo momento è fondamentale esprimere solidarietà e organizzarsi contro questo sistema repressivo che si accanisce contro chi resiste.

I soldi raccolti in più, verranno donati ad un’associazione che sostiene la causa palestinese (siamo alla ricerca, se avete proposte sono ben accolte)

Fundraiser by Yasmin Dabash : Tiziano Lovisolo (gofundme.com)

da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Divise & Poteredi redazioneTag correlati:

5 ottobreASSEDIO DI GAZApalestinatiziano libero

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esercito israeliano assalta Handala in acque internazionali: equipaggio rapito, nave sequestrata. Attiviste ed attivisti in sciopero della fame

Poco prima della mezzanotte (orario palestinese) di sabato 26 luglio 2025, l’Idf ha assaltato la nave Handala di Freedom Flotilla Coalition.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La rabbia collettiva non ha bisogno di regie – Parte due

Dopo il fallimento del processo per associazione per delinquere, la Questura prova di nuovo a delegittimare le lotte torinesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pavia: contro riarmo, guerra e genocidio

Come è andata la prima assemblea della rete dei movimenti pavesi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Knesset vota sull’imposizione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania

Mercoledì, la Knesset ha votato una dichiarazione a sostegno dell’imposizione della “sovranità” israeliana sulla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La viltà sionista e i suoi oppositori

Di tutti i comportamenti che degradano l’uomo la vigliaccheria è il più infimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio a Venaus

Ripubblichiamo due contributi radiofonici che hanno il pregio di illustrare le caratteristiche che si propone di avere l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio alle ore 12.30 a Venaus, durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.