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L’ora della divisione?

In clima di forte tensione, dove le piazze sono in ebollizione, dalle realtà operaie che si scontrano contro la crisi ai giovani che sbattono in faccia ad un futuro negato, si affaccia sulla scena pubblica un’altra ricetta ordita dal governo Berlusconi, portata nel cuore ‘dell’Europa politica’, Bruxelles.

Siamo dinnanzi all’ennesimo attacco al mondo del lavoro, che con la scusa di dare risposte all’Europa tende a distruggere il groviglio rimasto di diritti di chi lavora ed oggi viene ‘accompagnato’ all’uscio aziendale… o comunque, costretto al ricatto. Due nodi produttivi attorno ai quali si sta giocando – anche lì – la partita sono quelli della Fincantieri di Sestri Levante (Genova) e della Ferrari di Maranello (Modena).

In questi giorni i lavoratori della Fincantieri di Sestri Levante sono tornati a scendere in piazza per rivendicare il loro posto di lavoro ed evitare la chiusura dello stabilimento, con l’appoggio della gente del paese che teme grosse ricadute sociali per l’intera zona. Stesso discorso per la Ferrari di Maranello, dove a fronte di risposte negative rispetto alla richiesta d’incontro con l’azienda per discutere del contratto aziendale, le Rsu aziendali hanno proclamato 40 ore di sciopero e il blocco degli straordinari (quest’iniziativa che si effettuerà entro la fine dell’anno, va ad accompagnarsi a quelle già messe in piedi che hanno avuto un adesione del 90%).

In tutto questo clima, si riaffaccia ‘l’ira’ dei sindacati che sembrano tornare compatti dopo il progetto dei licenziamenti facili proposto da Berlusconi all’Ue. Anche perchè la controparte vede anche le dichiarazioni della leader degli industriali, la Marcegaglia, che elogia la nuova proposta, riportando in auge la parola flessibilità e dichiarando esplicitamente che bisogna eliminare ‘certe’ rigidità che il mondo del lavoro si porta ancora indietro…

Dopo l’unità d’intenti che ha visto avvicinare i confederali agli industriali, sembra ora giunta l’ora della divisione… ce lo auguriamo! Che questa sia la premessa per – si dice, lo annunciano – uno sciopero generale capace di essere incivo, di fare male!

Liucs

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