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La carovana europea bloccata a Chamonix: 5 migranti rispediti in Italia

La Carovana europea dei migranti e dei rifugiati è arrivata in queste ore a Bruxelles da tutta Europa. Il settore italiano no. Partita ieri da Torino, è stata bloccata dalle autorità a Chamonix. I cinque i rifugiati fermati dalla polizia sono stati rispediti in Italia. E gli altri hanno potuto riprendere il viaggio per la capitale del Belgio dove il 27 e il 28 giugno ci sarà un vertice dei capi di Stato europei.
“C’è stato un processo per direttissima – spiega Aboubakar Soumahoro, di Usb, tra gli organizzatori dell’iniziativa – terminata con una procedura di riammissione in Italia senza alcuna condanna. Sono regolari”.
“Avevano permessi di soggiorno in via di rinnovo, con regolare ricevuta ad accertare la procedura regolare – spiega Soumahoro – ma ci hanno detto che non andava bene e li hanno fermati”. Da lì è partita la protesta spontanea dei migranti in viaggio per l’iniziativa. “Abbiamo detto che non saremmo ripartiti – spiega – fino al rilascio dei nostri compagni”. Così è stato. Soumahoro polemizza sugli ostacoli incontrati. “Ci stavano aspettando – dice – ce lo hanno ripetuto sia in Svizzera che in Francia. C’è stato un dispiegamento di forze di polizia incredibile. Ma chi pensa di fermare il viaggio dei sopravvissuti di Lampedusa, sappia che non ce la farà”.
Intanto a Bruxelles sono già giunte le carovane partite da Germania, Grecia, Spagna, Francia, Olanda e Paesi Bassi. Quando è arrivata la notizia dell”incidente’ in cui si sono imbattuti i compagni partiti dall’Italia, i rifugiati arrivati dagli altri Paesi si sono diretti al consolato francese a Bruxelles, chiedendo lumi.

Da Contro la crisi

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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