Milano. Cariche sul presidio per la liberazione di Baity
Il presidio che si trovava sotto è stato caricato mentre l’avvocato di Baity veniva allontanato nel tentativo di impedirgli di parlare con il suo assistito, il quale a sua volta subiva minacce e pressioni. L’intenzione era chiaramente quella di mandare un avvertimento intimidatorio a chi lotta per autoderminare la propria esistenza, approfittando, forse, di un posto libero su un volo per il Senegal. Tutto il castello di carte che avevano costruito, nel giro di un’ora grazie alla rapida reazione di tutti e tutte, gli è crollato tra le mani. Tanti migranti che si trovano ad affrontare da soli l’arroganza delle forze dell’ordine non riescono a sottrarsi a queste prepotenze, ma Baity non era solo. Quando è stato liberato ad aspettarlo c’erano tanti compagni e amici determinati ad impedire che venisse portato via.
video da fb Comitato abitanti Giambellino Lorenteggio
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