Riflessioni a caldo di un attivista del Comitato di Solidarietà sul 1° giorno di occupazione.
Durante la prima giornata circa 300 persone hanno trovato alloggio in 2 palazzine. L’attribuzione degli alloggi è durata circa 12 ore per il continuo afflusso di migranti e per stabilire, secondo le indicazioni dei migranti stessi, la logistica della convivenza. Ad ogni gruppo nazionale è stato assegnato un compartimento indipendente consistente in 1 piano per i gruppi più rappresentati o, comunque, di un appartamento dotato di 3/4 camere più servizi per i gruppi più esigui. 1 piano per ogni palazzina è stato assegnato ai nuclei familiari, alle famiglie con bambini è stato assegnato, inoltre, un materasso e una coperta. Durante la giornata sono stati parzialmente ripristinati gli impianti elettrici e sono state distribuite candele agli occupanti ancora al buio. La fornitura di acqua è quasi totalmente ripristinata. Un momento assembleare giornaliero è stato fissato per le ore 17.00.
Le difficoltà più evidenti derivano dalla totale assuefazione all’assistenza dei migranti che dovranno imparare a riscoprirsi “partecipanti” e non “fruitori”. A tale scopo sarà opportuno coinvolgerli fin da subito in ogni attività: sicurezza, approvvigionamento di beni, gestione degli spazi interni etc.
E’ certamente da monitorare la situazione di circa 50 migranti (il numero pare destinato a salire) che pur non avendo trovato un alloggio per fine disponibilità hanno fortemente manifestato l’esigenza e l’aspettativa di una soluzione abitativa.
Non mancano le frizioni di matrice più etnica/culturale che andranno comprese e stemperate tramite l’elaborazione di un regolamento comune, più in generale appare evidente che un prevedibile e fisiologico individualismo mini fortemente l’affermarsi di uno spirito collettivo su cui bisognerà investire tempo ed energie.
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APPELLO ALLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, ALL3 SINDACALIST3, ALL3 DELEGAT3 PER LOSCIOPERO TRANSFEMMINISTA DELL’8 MARZO 2025 di Non Una di Meno L’8 marzo 2025 si svolgerà in un contesto di forti spinte autoritarie e di profonda crisi economica, di chiusura degli spazi democratici e approfondimento di violenza e disuguaglianze. Vogliamo riversare nelle piazze delle città la nostra rabbia, con tutto l’amore e […]
A seguito della notizia di uno stupro avvenuto in una scuola di Genova da parte di un ragazzo sedicenne nei confronti di una ragazza di 15 anni molte scuole a Torino hanno organizzato iniziative di mobilitazione in reazione a un evento che non deve passare sotto silenzio e per ribadire che questa violenza non è un caso isolato.
Dopo la pubblicazione del video dell’inseguimento dei carabinieri nei confronti di Ramy che ne ha procurato la morte, la reazione da parte dei giovani di moltissime città italiane è stata quella di scendere in piazza per chiedere giustizia.
Un anno dopo le imponenti manifestazioni di Roma e Messina, ieri le manifestazioni nazionali organizzate contro la violenza patriarcale da Non una di meno! erano a Roma e a Palermo.
USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).
La decisione del governo italiano di collaborare con l’Albania per la gestione dei migranti si inserisce in un processo di esternalizzazione delle frontiere, oltre che di chiusura delle frontiere, che da decenni va avanti concorrendo a una vera e propria guerra contro i migranti.
Lo scorso 9 agosto la comunità lametina si è stretta attorno alla piccola bara bianca contenente i resti di Anàs, bimbo di sei anni annegato in un naufragio e ritrovato nel nostro mare.
L’audizione ha contribuito a far emergere i secondi fini e la assoluta mancanza di credibilità dei testimoni su cui l’accusa ha costruito l’intero caso.
Il primo dicembre la Guardia di Finanza ha perquisito la struttura per acquisire documentazione. Il reato ipotizzato per l’ente gestore Martinina è frode in atto pubblico. Un’inchiesta di Altreconomia aveva svelato le “false promesse” della società alla prefettura di Milano
Ieri la presidente del consiglio dei ministri Meloni ha sottoscritto con il primo ministro albanese Rama un protocollo per la gestione in territorio albanese dei migranti ripescati in mare dalla Marina Militare e dalla Guardia di Finanza.
Il 28 settembre il consiglio dei ministri del governo Meloni ha approvato un nuovo decreto sull’immigrazione che con una mano prosegue l’opera di criminalizzazione delle persone migranti e con l’altra aumenta ulteriormente i fondi per le forze dell’ordine e la militarizzazione dei territori.
Il 20 settembre si è tenuta l’ultima udienza, dedicata alla difesa di Mimmo Lucano: gli avvocati difensori, Giuliano Pisapia e Andrea Daqua, che da anni lo difendono a titolo gratuito, hanno illustrato le loro valutazioni critiche della sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Locri ormai quasi due anni fa