InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pillon, gli affidi e i teatrini che si giocano sulla pelle degli altri ma soprattutto delle altre

||||

Dopo i fatti di Bibbiano, sui quali avevamo scritto qualche giorno fa, vediamo il senatore Pillon che torna alla ribalta perchè, come lui stesso ha tenuto a precisare, “a fronte di questo scandalo si diano risposte vere e concrete”. Pochi giorni fa il ddl è entrato in Commissione di Giustizia in Senato per essere esaminato ma ne è uscito con un nulla di fatto e un rinvio di decisione a settembre, un’occasione che è servita dunque solo a dare spazio al teatrino dei partiti.

Da un lato il Partito Democratico che, dopo non aver proferito parola rispetto alla questione di Bibbiano, si lava la coscienza elevandosi a difensore dei diritti delle donne, prendendosela con un M5S che dolcemente annega in una melma di inutilità su tutti i fronti. Insomma, un’ulteriore bastonata al can che affoga. I 5 Stelle, che anche in questo caso hanno dimostrato di essere capaci solo di lasciar decidere ad altri, sostengono che il ddl ormai è superato e che andrà ridiscusso su nuove basi.

L’elaborazione del nuovo ddl è avvenuta a Verona durante il World Congress of Family, lo stesso congresso fortemente contestato dall’ondata transfemminista che aveva invaso le strade di Verona a marzo scorso. Il decreto verrà presentato tra un mese e si può ben immaginare che piega potrà prendere, considerando che il relatore del nuovo decreto rimarrà lo stesso Pillon. Ma veniamo al dunque: nel ddl si normano gli affidamenti sulla base di una presunta teoria psichiatrica formulata da un certo Gardner, teoria rifiutata dalla comunità scientifica per mancanza di presupposti validi. Si chiama Sindrome d’Alienazione Parentale (PAS) e definisce che il genitore che denuncia abusi o violenze nei confronti suoi o del minore viene considerato un manipolatore che, plagiando la mente di proprio figlio, vuole ottenere di escludere l’altro genitore dal nucleo famigliare. Una teoria agghiacciante, inventata da un individuo che sostiene che gli abusi sessuali sono da considerare normali. Non solo non ha nessun valore scientifico, ma mina sin dal principio la possibilità, già precaria, di denunciare la violenza domestica in nome del mantenimento dell’unione del nucleo famigliare. A fronte di questa diagnosi, può succedere che le donne vittime di violenza finiscano per perdere la potestà genitoriale sui figli.

Inoltre, nel ddl si predispone che il giudice possa decidere di togliere la potestà a entrambi i genitori e valutare l’affidamento dei figli ad una struttura competente, la quale si occuperà di mettere in pratica un progetto volto alla ricostruzione della bigenitorialità. Pillon istituisce quindi sia per le madri che per i figli una gabbia di pacificazione famigliare; perchè da un lato, in caso di separazione, i coniugi devono obbligatoriamente sottoporsi alla mediazione famigliare, ossia ad una procedura che sottopone tutto il nucleo a incontri con mediatori formati, atti a risanare il dissidio. In secondo luogo, come se non bastasse, ai figli stessi spetta un programma di recupero della bigenitorialità, per cui ogni figlio deve passare metà del mese con il padre e metà del mese con la madre, senza aver più dirittto ad un assegno di mantenimento.

Se aggiungiamo che a beneficiare di questo sistema sono tutti attori che compartecipano alla gestione degli affidamenti: partiti politici, Cooperative, assistenti sociali e tribunali (in quanto il meccanismo si basa sulle entrate calcolate sugli affidamenti nelle strutture e i giudici onorari dei processi di affidamento spesso ricoprono ruoli di dirigenza nelle medesime), si coglie in fallo la portata speculativa che la questione offre a partiti di ogni colore. La Lega punta il dito contro le “Lobby LGBTQ” che sarebbero la causa della fine della famiglia tradizionale, il PD teme il ritorno al Medioevo, mentre tutto il sistema welfaristico, ormai a pezzi, fa del nucleo famigliare l’unica forma sociale riconosciuta alla quale distribuire qualche briciola, salvo poi proporre alle famiglie in attesa sulle liste dell’emergenza abitativa soltanto la divisione del nucleo. Il M5S si silenzia lasciando fare ad altri. L’unica verità è che la rabbia cresce quando gli interessi politici e di introito economico si giocano sulle vite e sui corpi delle persone.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

DDL PILLONfemminismoNONUNADIMENO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

No agli antiabortisti nelle strutture pubbliche!

Giovedì 11 luglio alle ore 12 si terrà una conferenza stampa davanti all’Ospedale Sant’Anna a Torino (ingresso via Ventimiglia) organizzata dal Comitato per il Diritto alla Tutela della Salute e alle Cure – Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Le donne africane e la difesa della terra e dei beni comuni

Due articoli tratti dalla WoMin African Alliance, scritti in occasione della Giornata della Terra (22 aprile) e della Giornata internazionale della biodiversità (22 maggio).

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Bergamo: Pride si schiera per la Palestina, il Comune revoca il patrocinio

La decisione di ritirare il patrocinio è scaturita in seguito ad un post pubblicato sui social del Bergamo Pride, che ha preso pubblicamente posizione a sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio in atto.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Piemonte. La crociata del centrodestra contro l’aborto

Due milioni e 340 mila euro per finanziare le associazioni antiabortiste in Piemonte. Li ha stanziati il governo di destra della Regione Piemonte dal 2022 ad oggi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Sui nostri corpi decidiamo noi.

Il 25 maggio in tutta Italia scenderemo in piazza contro l’ennesimo attacco all’aborto svolto da questo Governo, non a caso in contemporanea a fortissimi attacchi verso le persone trans+

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Contestazione agli Stati Generali della natalità: non siamo macchine per la riproduzione, ma corpi in lotta per la rivoluzione.

Questa mattina la Ministra Eugenia Roccella è stata contestata da un nutrito gruppo di studentesse e di studenti delle scuole superiori provenienti da tutta Italia e da differenti collettivi.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Non Una di Meno: sciopero femminista e transfemminista dell’8 marzo. La diretta della giornata

Per l’ottavo anno consecutivo, l’8 marzo sarà sciopero femminista e transfemminista globale.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Trieste: in Via Gioia uno spazio di accoglienza negato a due passi dal Silos

A Trieste, città di frontiera che non si riconosce tale, vogliamo mostrare che trovare uno spazio dove accogliere le persone migranti è possibile.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Assemblea nazionale di Non Una di Meno a Bologna. Sabato la “passeggiata arrabbiata”

Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024 due giornate di Assemblea Nazionale organizzate dalla realtà transfemminista Non Una di Meno, presso le aule universitarie di Bologna.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Aborto: il convegno promosso dalla Lega a Montecitorio e’ “l’ennesimo tentativo di normalizzare l’antiabortismo nel nostro paese”

Martedì 23 gennaio, nella sala conferenze della Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno antiabortista organizzato dal Centro Studi Politici e Strategici Machiavelli e promosso dalla Lega.

Immagine di copertina per il post
Culture

Immagini di classe. Produzione artistica, operaismo, autonomia e femminismo

Jacopo Galimberti, Immagini di classe. Operaismo, Autonomia e produzione artistica, DeriveApprodi, Bologna 2023

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

“Pensati libera”. Verso il 25 novembre, cresce la rabbia e la necessità di ribaltare la violenza.

Stiamo assistendo a un bombardamento mediatico forse senza pari da quando Giulia è stata ritrovata morta uccisa dal suo ex fidanzato.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

“Contro sionismo, razzismo e patriarcato in piazza a Roma il 28 ottobre”. Appello delle compagne palestinesi in Italia

Il “Comitato 23 settembre” – in lotta con le donne di tutto il mondo contro l’oppressione, lo sfruttamento e il razzismo – ha rilanciato sui propri canali social un appello diffuso dalle compagne palestinesi in Italia “anima delle manifestazioni contro l’ennesimo attacco sionista, in tutto il mondo”. 

Immagine di copertina per il post
Culture

Di calcio femminile, veti e sogni con vittorie sul campo e fuori

Il 23 marzo 1885, nello Stadio Crouch End di Londra, due squadre composte totalmente da donne hanno svolto la prima partita ufficiale della storia del calcio femminile.

Immagine di copertina per il post
Culture

La trama alternativa – Sogni e pratiche di giustizia trasformativa contro la violenza di genere

La lettura di questo testo di Giusi Palomba, pubblicato da Minimum Fax nel marzo 2023, apre a moltissime riflessioni, dubbi e prospettive. Partiamo dall’ assenza nel nostro paese di un dibattito costruttivo e condiviso su come affrontare le violenze in maniera trasformativa e non punitiva.  In tantə possiamo riconoscerci nelle storie e nelle pagine di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sciopero dalla formazione: attacco dello Stato, relazioni con i lavoratori, le istanze ecologiste e femministe.

Di seguito la seconda puntata dell’intervista sul movimento studentesco a Parigi e sulle lotte che hanno interessato le scuole superiori nel quadro del movimento contro la riforma delle pensioni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sciopero dalla formazione: uno sguardo studentesco sulle lotte in Francia.

All’interno del ciclo di mobilitazioni, scioperi e lotte che sta attraversando la Francia, una composizione che si è attivata in maniera diffusa e determinata è quella studentesca.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Ancona: marea transfemminista per l’aborto libero

In migliaia nel capoluogo marchigiano per un aborto libero, sicuro e gratuito per tuttə.