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PussyRiot, denunciano le condizioni carcerarie

Ieri in aula sono arrivate in ambulanza, ridotte non molto bene. Hanno da subito denunciato le condizioni che vivono da quando è iniziato il processo.
Si esce alle 5 di mattina dalla cella della prigione, verso le celle del tribunale…il ritorno non è mai prima delle 23: ma non c’è accesso a cibo nè ad acqua. Hanno dichiarato di non riuscire a sostenere fisicamente il processo in questi termini, ma la risposta -immediata- è stata una puntura di zuccheri e la dichiarazione che ‘ va tutto bene, stanno bene, si può andare avanti’.

Oggi è stato sospeso per un allarme bomba, che poi non è mai stata trovata.

Sarà un lungo processo, al quale le imputate non potranno partecipare a piede libero: il carcere preventivo andrà avanti almeno altri 6 mesi.
Manteniamo alta l’attenzione su questo processo,
processo politico nei confronti di una mobilitazione anti-Putin.

FREE PUSSY RIOT!
FREE ALL POLITICAL PRISONERS!
FREE ALL!

 

da baruda

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pubblicato il in Intersezionalitàdi redazioneTag correlati:

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