Da questa mattina all’alba è in corso lo sgombero di Via Oberdan 16 a Bologna. L’occupazione era avvenuta subito dopo il corteo della Convergenza per porre l’accento sulla condizione abitativa di migliaia di studenti e studentesse che si confrontano con un mercato immobiliare drogato e fuori controllo.
Il ghiacciaio si è ritirato di 209,5 metri rispetto al 2021, secondo le rilevazioni effettuate dal Corpo di sorveglianza del Parco.
Un mare di pini verdi tappezza la vasta superficie ondulata, dalle profonde valli fino alle altissime cime. Quando la distanza si tramuta in vicinanza, quando ci addentriamo nelle eterogenee piantagioni, il silenzio e la monotonia trasformano quel mare in un deserto disabitato.
Il progetto prevederebbe, se realizzato, la collocazione in Val di Paglia, sulla via Francigena nelle località Voltole e Voltolino di una Centrale geotermica a ciclo binario e reimmissione forzata dei fluidi a grandi profondità nei terreni a fianco del fiume Paglia, sulla buffer zone dell’Area UNESCO Val d’Orcia
Il messaggio principale di questa Cop è che non c’è giustizia climatica senza giustizia sociale.
Invalsi, per bocca del suo Presidente Roberto Ricci, conferma che nelle scuole italiane, è in atto una schedatura di massa degli studenti fragili.
Ci sembra che lotte sociali e lotta contro la guerra non possano riprodursi come piani separati. E che non sia purtroppo sufficiente dire che le lotte sono già in sé stesse contrapposizione alla guerra.
Sciopero generale ieri in Iran in occasione del terzo anniversario della rivolta del novembre 2019 che coincide col 60 giorno di rivolta iniziata il 16 settembre con l’omicidio di Mahsa Amini, giovane curda di 22 anni.
La capacità di Udai di effettuare due operazioni in aree di importanza strategica per lo stato israeliano ed eludere l’arresto per 12 giorni ha catturato l’attenzione dei media popolari mentre l’esercito israeliano assediava il campo.
Il percorso di mobilitazioni su carovita e contro la guerra continua il 17 novembre, giorno in ricordo della rivolta di Politecnio, una protesta che si svolse presso il Politecnico di Atene a partire dal 14 novembre 1973 nell’ambito di una massiccia manifestazione studentesca sul rifiuto popolare della giunta militare greca e terminò in uno spargimento di sangue al mattino del 17 novembre, quando un carro armato sfondò i cancelli del campus e furono massacrati 24 civili.