Stiamo assistendo a un bombardamento mediatico forse senza pari da quando Giulia è stata ritrovata morta uccisa dal suo ex fidanzato.
Oggi pomeriggio alle 18 in aula Breack – Campus Luigi Einaudi di Torino ci sarà la presentazione dell’8 dicembre in Val Susa e del 16-17 dicembre nelle Alpi Apuane!
A Firenze iniziativa per denunciare i rappotti tra l’ Ateneo e Israele con un presidio sotto un blindato Senato accademico. Mentre il corteo si dirigeva verso l’Università è stato caricato due volte dalla Polizia.
Questa mattina la digos di Torino si è presentata nelle case di decine di attivisti e attiviste del movimento No Tav per notificare gli atti che riguardano il sequestro preliminare dei presidi di San Didero e dei Mulini, oltre che di alcuni terreni circostanti.
Venerdì 17 novembre, a Pisa, un partecipato corteo composto da un migliaio di studentə e lavoratorə in sciopero ha attraversato determinato e rabbioso le strade della città, è arrivato in Piazza dei Miracoli e ha occupato per un’ora uno dei monumenti più famosi del mondo, la Torre di Pisa, calando dalla sua cima una gigantesca bandiera della Palestina.
Le continue discussioni riguardanti gli obiettivi militari di Israele a Gaza sono in gran parte incentrate sul fatto che lo Stato coloniale stia pianificando una nuova occupazione militare della Striscia a lungo o a breve termine.
Non è ancora giunta in Germania alcuna richiesta di estradizione di Filippo Turetta, responsabile del femminicidio della ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Lo dicono fonti investigative tedesche.
Riportiamo il comunicato degli studenti e studentesse per la Palestina, mobilitatesi in questi giorni a Torino, e che rilancia sul futuro affinché si continui a organizzare un fronte concreto di solidarietà con la resistenza palestinese.
Qualche considerazione sulle mobilitazioni per la Palestina a Torino.
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) ha affermato che il criminale e malevolo nemico sionista sta intensificando i suoi massacri e la sua guerra di sterminio contro il nostro popolo palestinese in piena collaborazione con gli Stati Uniti d’America, l’Occidente e il regime arabo reazionario ufficiale, prendendo di mira la presenza palestinese, liquidando la causa palestinese e approvando il progetto di sfollamento.