Violenza di genere: manifestazioni e presidi in tutta Italia per Giulia Cecchettin. Sabato i cortei nazionali a Roma e Messina
Non è ancora giunta in Germania alcuna richiesta di estradizione di Filippo Turetta, responsabile del femminicidio della ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Lo dicono fonti investigative tedesche.
“Ci vorranno una decina di giorni perchè torni in Italia” ha confermato da Padova il procuratore veneziano che cura l’inchiesta, aggiungendo come “il ritrovamento del corpo della ragazza chiaramente necessita il cambiamento del capo di imputazione, diventato omicidio volontario, ma si tratta di una imputazione provvisoria perché dobbiamo fare tutti gli accertamenti tecnici sui luoghi, sui reperti, sulla macchina, dobbiamo sentire la versione dei fatti di Turetta, e solo a quel punto si potrà fare un’impostazione più completa”.
“Turetta non è un mostro, ma un figlio sano del patriarcato e della cultura dello stupro” ha detto Elena Cecchettin, sorella di Giulia. “Il femminicidio”, continua il suo intervento, “non è un delitto passionale, ma un delitto di potere”. Ascoltiamo un estratto del suo intervento.Ascolta o scarica
Elena Cecchettin è stata a Padova ieri sera per la manifestazione contro l’omobitransfobia indetta da Non Una di Meno. Appuntamento alle 19.30. Sabato 25 novembre a Roma si terrà invece il corteo nazionale di Non Una di Meno, che arriva dopo la 105esima vittima della violenza maschile del 2023. Oggi davanti ai licei romani Osa ha appeso diversi striscioni che hanno rilanciato l’appuntamento: “Per Giulia e per tutte. Mai Più Vittime! Liberiamoci dalla violenza. 25 novembre in piazza” le parole scritte sui drappi appesi fuori dalle scuole.
Già ieri e sabato presidi e cortei molto partecipati si sono svolti in numerose città, tra cui Brescia e la stessa Padova.
Sui cortei nazionali di sabato prossimo a Roma e Messina sentiamo Carla Ruffini dell’Assemblea nazionale di NUDM Ascolta o scarica
A Padova abbiamo raggiunto invece Cecilia di Non Una di Meno. Ascolta o scarica
Da Brescia sentiamo invece Pamela, sempre di Non Una di Meno.Ascolta o scarica
Ma le iniziative organizzate dai nodi territoriali del movimento transfemminista Non Una di Meno per denunciare il femminicidio di Giulia Cecchettin continuano e continueranno fino a sabato.
Questa sera, lunedì 20 novembre, in contemporanea a molte altre città italiane, “passeggiata arrabbiata” a Pisa e “passeggiata rumorosa” a Trento.
Ai nostri microfoni, Eleonora di Non Una di Meno Pisa Ascolta o scarica
Dal Trentino, Daniela di Non Una di Meno Trento Ascolta o scarica
Dal primo ottobre è in vigore in Europa la Convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. La convenzione è un quadro giuridico completo volto a proteggere le donne da ogni forma di violenza, al fine di prevenire, perseguire ed eliminare la violenza sulle donne e la violenza domestica, e di attuare politiche globali e coordinate. Lega e Fratelli d’Italia si erano astenuti alla votazione lo scorso maggio al Parlamento Europeo , due deputate della Lega avevano addirittura votato contro. Si erano opposti alla ratifica del trattato di Istanbul perché conteneva il termine “violenza di genere” e non solo “violenza contro le donne” sostenendo che “normalizzava l’omosessualità”, in maniera “incompatibile con i valori sociali e familiari”.
Il commento di Emanuela Valente curatrice del blog In Quanto Donna – osservatorio sulla comunicazione dei femminicidi in Italia Ascolta o scarica
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