Che le grandi opere siano terreno fertile per le mafie non è una sorpresa. L’enorme scritta che ormai da 15 anni compare sul fianco del Musinè “TAV= MAFIA”, ne è una testimonianza concreta.
Nuove minacce, stavolta dirette, dei neonazisti ungheresi contro l’antifascista ai domiciliari a Budapest.
Nella Striscia di Gaza non esistono “zone sicure”. Ormai è evidente a tutti, seppur dovesse essere chiaro sin dall’inizio.
Lunedì 27 maggio, migliaia di persone sono scese spontaneamente in piazza a Parigi e in altre città per esprimere la loro rabbia contro il genocidio in corso a Gaza, all’indomani di atroci bombardamenti sulle tende dei rifugiati a Rafah
Questa mattina le abitazioni di alcuni compagni e compagne di Firenze sono state perquisite in relazione alla manifestazione del 23 febbraio in solidarietà con il popolo palestinese durante il quale la polizia ha ripetutamente caricato il corteo.
Macchine incendiate nel cantiere della A69, un bacino scoperchiato nella Vienne
Almeno 45 morti e 250 feriti: questo il bilancio parziale dell’ultima strage compiuta dall’esercito israeliano a Rafah, nella Striscia di Gaza.
Siamo al sedicesimo giorno di occupazione e blocco nella sede Unito di Palazzo Nuovo, collocandoci attivamente all’interno del movimento internazionale di Intifada Studentesca che, ormai da mesi, si sta mobilitando per il boicottaggio accademico..
Un pomeriggio movimentato quello appena trascorso. Infatti tra un’assemblea e un pranzo collettivo abbiamo visto comparire numerose forze dell’ordine nei pressi di Palazzo Nuovo e schierarsi a difesa di un imbarazzante banchetto della Lega per “ridare l’università agli studenti”.
Cosa ci insegna la Palestina. Questo è stato il contenuto politico del discorso di Brahim Baya a Palazzo Nuovo occupato all’interno del momento di preghiera di venerdì scorso tenutosi in Università.