Il Movimento No Tav c’è ed è forte, e la passeggiata ai fortini della devastazione di oggi lo ha dimostrato.
L’azienda prova dall’inizio a convincerci che la strada migliore sia arrendersi. Magari a convincerci che il sistema di può ridipingere un po’, infiocchettare. Qualcuno le ha creduto. Ma noi no.
Con oggi si aprono le danze grazie a una prima giornata ricca di dibattiti, contenuti e costruzione di una prospettiva comune in un presente sempre più complesso e in cui le esperienze di lotta vengono silenziate.
Il colosso energetico (soprattutto fossile) Eni chiede…i danni a due realtà che da anni si battono contro il drammaticamento cambiamento climatico in corso.
A Perugia come è accaduto altrove in Italia, i reparti antiterrorismo hanno trasmesso notifica ad alcuni compagne/i di un’indagine a loro carico per apologia di terrorismo e istigazione alla violenza (avvalendosi del solito 270 bis) motivata da uno striscione in solidarietà ad Anna Beniamino e Alfredo Cospito.
Ieri il Climate Social Camp si è preso le strade della città partendo dal parco con due cortei, uno in bici e uno a piedi, cortei che si sono poi congiunti sotto la Regione Piemonte, sanzionandola in quanto simbolo di una governance che assume sempre la posizione di chi devasta e svende i nostri territori, intaccando il nostro diritto ad una vita degna.
Nel contesto di disorganizzazione generale dello stato, anarchici e comunisti cercano di contribuire in ogni modo possibile agli sforzi dei volontari per contrastare gli incendi.
Riecheggia ricorrente e nessuno può più ignorare questa evidenza: in Sicilia prolifera una specie molto precisa di criminale, il piromane. Onnipresente nelle dichiarazioni dei politici, il piromane è – da che abbiamo memoria – il protagonista assoluto dei comunicati sugli incendi in Sicilia, tornato puntuale anche oggi agli onori della cronaca.
La notizia dell’arresto del sociologo marxista Boris Kagarlirsky in Russia conferma che la guerra non fa altro che restringere gli spazi democratici e favorire la deriva autoritaria. Kagarlitsky era stato già schedato come «agente straniero» nel 2022 sulla base della normativa repressiva.
Decine di migliaia di agenti di polizia, gendarmi e guardie di sicurezza private saranno presenti nelle strade. Sulle facciate degli edifici, nelle cavità dei lampioni, tra le pale dei droni, telecamere di videosorveglianza, che catturano immagini analizzate in tempo reale da intelligenze artificiali incaricate di rilevare qualsiasi comportamento “sospetto”.