Brutale sgombero del picchetto dei lavoratori in sciopero alla Coop di Pieve Emanuele. Quattro feriti
Condividiamo di seguito il comunicato del SI Cobas su quanto avvenuto poche ore fa a Pieve Emanuele in provincia di Milano davanti al magazzino della Coop.
È in corso proprio in questi minuti uno sgombero brutale del presidio dei lavoratori, dipendenti della CLO e operativi presso il magazzino della Coop di Pieve Emanuele (Milano), da parte di reparti di carabinieri in tenuta anti – sommossa. Le prime notizie ci raccontano di almeno 4 feriti tra i lavoratori e l’intervento di ambulanze davanti al magazzino.
Giá di primo mattino erano iniziate a circolare notizie rispetto a intollerabili provocazioni da parte di alcuni autisti (probabilmente fomentati e organizzati dai responsabili dell’azienda) e di personaggi esterni al magazzino (apparentemente bodyguard assoldati per effettuare il lavoro sporco) che hanno tentato ripetutamente di attaccare i lavoratori in sciopero; tutti tentativi rispediti al mittente dal sangue freddo e dalla determinazione dei lavoratori in lotta!
In questi minuti i lavoratori, dopo 5 giorni di sciopero ai cancelli del magazzino Coop, stanno resistendo alla violenza delle forze dell’ordine che come sempre intervengono per provare a rompere il fronte di lotta, ristabilendo l’ordine padronale.
Scene che rimandano a quegli stessi scioperi del 2019, nei magazzini sempre Coop di Tortona e Siziano, dove nuovamente la CLO – che ama rappresentarsi come cooperativa “di sinistra” attenta ai bisogni dei lavoratori – anche in quelle occasioni si era resa protagonista di attacchi inaccettabili contro i lavoratori in sciopero, tentativi di sfondamento dei picchetti, utilizzo di squadracce e crumiri per intimidire scioperanti e solidali!
Oggi la stessa violenza e tracotanza padronale si tenta di utilizzarla al magazzino di Pieve Emanuele dove – nel silenzio assordante del committente Coop che, ancora una volta, resta silente di fronte a questi fatti gravissimi – padroni, crumiri, bodyguard e forze dell’ordine tentano di spezzare la coraggiosa resistenza dei lavoratori, in sciopero da 5 giorni per rivendicare anche in quel magazzino, al di lá delle chiacchiere etiche e solidali di Coop e CLO, l’applicazione integrale del CCNL di categoria, il riconoscimento dei corretti livelli d’inquadramento, una trattativa per il riconoscimento di un ticket mensa e il rispetto della dignitá dei lavoratori!
A queste richieste si è risposto con violenze, forzature, ricatti e vere e proprie intimidazioni mafiose, dato che è notizia di venerdí scorso, durante la seconda giornata di sciopero, addirittura dell’esplosione di alcuni colpi di pistola in aria (da parte di ignoti) nel tentativo di spaventare i lavoratori.
Questo il clima che si stá costruendo contro la lotta di questi lavoratori. Seguiranno sicuramente aggiornamenti durante la giornata, ma con altrettanta certezza c’è la necessità di rilanciare la lotta e la mobilitazione, con il sostegno incondizionato ai lavoratori in lotta!
Avanti S.I. Cobas! Toccano uno, toccano tutti!
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