Dopo i primi mesi di legislatura “democraticamente” eletta, cerchiamo di fotografare una prima parziale, ma quanto mai necessaria, analisi dei paradigmi, vecchi o nuovi che siano, su cui le istituzioni cercano di costruire la loro attuale legittimità di governo.
Ci sembra che lotte sociali e lotta contro la guerra non possano riprodursi come piani separati. E che non sia purtroppo sufficiente dire che le lotte sono già in sé stesse contrapposizione alla guerra.
Gli organizzatori: «Anche il Sud alza la testa e qui, a Napoli, al fianco del Movimento 7 Novembre e degli operai GKN, si riuniscono coloro che vogliono ribaltare i rapporti di forza nel Paese».
Noi sappiamo benissimo che non si tratta di vera crisi o emergenza, ma della quotidianità di quel capitalismo che produce ed estrae valore devastando l’ambiente e i territori, sfruttando, marginalizzando e reprimendo.
La nuova tappa della convergenza è a Napoli il 5 novembre, su guerra e carovita. Mo bast… Insorgiamo!
Alcune considerazioni a caldo sulla manifestazione del 22 ottobre rivolte in primo luogo a compagn di Bologna. Per rilanciare un dibattito collettivo di cui ci pare ci sia urgenza.
Quello di sabato non è stato un punto d’arrivo, bensì un momento di un percorso iniziato la scorsa estate, che ha attraversato il global strike del 23 settembre e che già guarda al futuro.
Oltre trentamila persone convergono sul capoluogo emiliano e con un lungo corteo arrivano a bloccare la tangenziale e le autostrade. Si apre l’autunno nei movimenti nel giorno in cui il governo Meloni giura al Quirinale.
Tratto da Bologna22ottobre22 Ma quindi, che cos’è questa convergenza? Se ne sta tanto parlando in queste settimane che guardano alla manifestazione del 22 ottobre a Bologna, ma non lo sapremmo ancora spiegare. È una domanda vera che si pone a partire da problemi veri e di lungo periodo. Al momento, ci sembra una suggestione: che […]