InfoAut
Immagine di copertina per il post

La fine del mondo, la fine del mese. La convergenza blocca Bologna e rilancia

Oltre trentamila persone convergono sul capoluogo emiliano-romagnolo e con un lungo corteo arrivano a bloccare la tangenziale e le autostrade. Si apre l’autunno nei movimenti nel giorno in cui il governo Meloni giura al Quirinale.

Convergere per insorgere, e così è stato: fin dalla partenza del corteo in Piazza XX Settembre si poteva notare la pluralità di una piazza composita. Dagli operai di Gkn ai movimenti climatici, dai facchini dei SI Cobas a Non Una di Meno, dai movimenti contro le grandi opere inutili e le devastazioni ambientali fino alle lotte dei migranti. Tutt* unit* nella necessità di evidenziare il nesso che sussiste tra crisi climatica e crisi sociale.

Una manifestazione che fin dall’inizio aveva dichiarato le proprie intenzioni: arrivare a bloccare la tangenziale per dare un messaggio chiaro alle amministrazioni che insistono nel tentativo di imporre il progetto del Passante di Mezzo alla città. Il megaprogetto del Passante di Mezzo di Bologna se realizzato porterà ad un ampliamento dell’autostrada che diventerà di 18 corsie per 13 Km, con una larghezza di 72m (larga in pratica come Piazza Maggiore), con evidenti implicazioni riguardo all’ambiente e alle emissioni. Questo Passante è ritenuto, ancora una volta, un’opera strategica per le catene logistiche della pianura emiliana. Ma non farà che peggiorare la qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori. “Altro asfalto, altri carburanti fossili è questo che le istituzioni intendono come transizione ecologica. Noi siamo qui in oltre 30mila per dire NO. Viva Bologna che #insorge.”

Durante il percorso sono molte le iniziative che si susseguono: striscionate contro il caro bollette, il sanzionamento di una stazione di servizio Eni contro l’inquinamento e la devastazione dei territori di cui è responsabile la multinazionale, e infine durante il blocco della tangenziale una barricata con un mondo in fiamme sull’autostrada A13, A14.

Moltissimi anche gli interventi che mostrano una mappa delle lotte e dei conflitti sociali ampia, articolata e ricca, con i preziosi contributi internazionali in apertura del corteo sulla situazione in Niger e il saluto del movimento dei Sem Terra brasiliani.

La fine del mondo, la fine del mese.

Carovita, bollette, guerra, sfruttamento, crisi climatica, devastazione ambientale… fanno parte di un’unica trama quella di un sistema di sviluppo disumano ed insostenibile.

Il rilancio è per una nuova giornata di convergenza, questa volta a Napoli il 5 novembre sui temi della guerra e del carovita.

Di seguito alleghiamo le riflessioni sulla giornata del Collettivo di Fabbrica GKN:

La restituzione è uno dei piaceri più grandi, mettersi a disposizione anche. Vi avevamo detto di farvi un favore unendovi alla lotta. Ve lo siete fatte/i.

Noi fuori da questa convergenza non abbiamo futuro. Perché la fabbrica pubblica e socialmente integrata, in questo sistema, in questo contesto, con questi rapporti di forza non si può dare. Senza questa convergenza, la nostra resistenza è eroica ma disperata. E voi, avete futuro fuori da questa convergenza?

E ora vi chiederemo di venirvela a prendere collettivamente questa fabbrica, con la Società Operaia Mutuo Soccorso #insorgiamo .

Noi sappiamo quanto è lungo e difficile costruire un “noi”. Non un noi monolitico, ma pieno di diversità che convive e si arricchisce reciprocamente.

Noi sappiamo che dopo una giornata come questa, in fondo, non abbiamo ancora fatto nulla. Che il futuro è tutto da scrivere. Che poi, essere un futuro non scritto, di per sé, non è poco.

Qualcosa però la possiamo già raccontare. E la stiamo raccontando insieme. Di quella volta che un fondo finanziario chiuse una fabbrica con un click di mouse e anche solo come mero riflesso, primitivo e istintivo di autodifesa, quella plebe canaglia provò a fare insorgere un paese.

E non sappiamo se riusciremo ad essere “nuovi”, ma sappiamo che ciò che è vecchio ci teme. Teme prima di tutto il fatto di non capire più cosa sta accadendo.

E possiamo già dire che questa convergenza è una creatura fragile, ma che intanto abbiamo bandito ogni tipo di divisione tra categorie formali, tra questione sociale e ambientale, diritti civili e sociali, lotta per gli spazi, contro la guerra, le delocalicazzioni, il precariato, il carovita, contro il patriarcato. Non devi più aspettare per portare in questo campo di forze la tua urgenza.

Perché la lotta è per questo, per altro, per tutto. #insorgiamo

Ci si vede a Napoli il 5. Non dovete cambiare ciò che state facendo, ma continuare a farlo convergendo.

Qui invece la diretta della giornata di Radio Onda d’Urto.

Qui il comunicato del CUA Bologna.

L’INSORGENZA INIZIA OGGI

Un corteo oceanico si è mosso per le stra di Bologna, gridando rabbia, riappropriandosi della gioia.

Con la determinazione di tutte, il momento di piazza oggi ha raggiunto l’obiettivo politico da più di un mese aveva pubblicamente dichiarato: entrare i tangenziale, bloccando quindi quest’ultima e dimostrando che la decisionalità sui territori spetta a chi li vive giornalmente, invece che a governi, questure o multinazionali.

Per ribadire più chiaramente questo concetto, ad un certo punto l’effervescenza giovanile ha strabordato dalla tangenziale occupata ed è esondata in autostrada!

In tante e in tanti, infatti, abbiamo invaso l’A14 adriatica, bloccandola fisicamente con i nostri corpi, barricandola con dei bancali: simbolo, da un lato, dei nostri letti fatiscenti, precari come noi e le nostre abitazioni; dall’altro, rappresentati i flussi della logistica che oggi si fermano davanti alle nostre istanze.

Sopra questa muraglia formata da bancali, materassi, e porte delle nostre case che troppo spesso non sono posti safe, abbiamo dato fuoco ad un enorme mondo di cartone, simbolo delle politiche distruttive di questo sistema, simbolo di una lotta che oggi diventa lotta per la vita in ogni suo aspetto, simbolo di una promessa che oggi facciamo: questo autunno sarà un autunno determinato, di conflitto, di attacco.

VOGLIAMO UNA VITA BELLA

ED INSORGIAMO PER QUESTA!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

BolognaCONVERGENZAGKNINSORGIAMO

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Cu cu, cu cu, le reti vanno giù!

Sull’iniziativa di domenica in Val Susa, presso i terreni del presidio di San Giuliano, riprendiamo queste riflessioni pubblicate su notav.info

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

L’inganno della Torino – Lione

Continuare a parlare di Alta Velocità tra Torino Lione vuol dire continuare a ingannare i cittadini.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Bologna: migliaia di antifascisti/e in piazza contro Casapound e la Rete dei Patrioti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 11 POMERIGGIO – Una ricostruzione delle manifestazioni di sabato 10 novembre, le valutazioni politiche e le mobilitazioni in programma per questa ultima settimana di campagna elettorale in Emilia Romagna, dove domenica 17 e lunedì 18 novembre si voterà per rinnovare Presidente e Consiglio regionale, con Federico della redazione emiliano-romagnola di Radio Onda d’Urto. Ascolta o […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: ancora cariche, polizia e sradicamento delle piante al Parco don Bosco.

Ancora tensione a Bologna al parco Don Bosco, dove abitanti e manifestanti protestano da mesi per evitare il taglio e l’abbattimento di oltre 70 alberi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

DA CHE PARTE STAI? Per la fine immediata delle 23 misure cautelari contro compagne e compagni di Bologna

Dal 4 giugno 23 persone, attive nei movimenti sociali di Bologna, sono sottoposte a misure cautelari, 13 di loro hanno ricevuto un divieto di dimora, ossia il divieto di poter entrare in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggressione repressiva alle lotte a Bologna!

Da questa mattina è in corso la notifica di 22 misure cautelari nei confronti di compagne e compagni di Bologna, e altre decine e decine di notifiche di indagine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: provocazione della celere in piazza Scaravilli, ma le tende per Gaza resistono e si moltiplicano

L’”acampada” per la Palestina allestita in Piazza Scaravilli a Bologna, nell’ambito della cosiddetta “intifada degli studenti”, è stata attaccata dalla celere nella serata di venerdì 10 maggio, al termine di un corteo dimostrativo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada Studentesca: le tende per Gaza stanno diventando un movimento globale

A quasi sette mesi dallo scoppio della guerra a Gaza, in numerose università del mondo sta montando la protesta degli studenti contro la risposta militare di Israele.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: un “mondo a parte” che non si lascerà mettere tanto facilmente da parte

Breve reportage sulla grande assemblea che si è tenuta l’altro ieri al parco Don Bosco: centinaia le persone accorse dopo il rilascio senza misure cautelari del diciannovenne arrestato la notte prima.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Bologna: giovane aggredito e picchiato dai Carabinieri al Parco Don Bosco.

Nella “democratica Bologna” tre volanti dei carabinieri aggrediscono e picchiano un giovane all’interno del parco Don Bosco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.