Durante l’occupazione pacifica della sede RAI di via Cavalli di ieri mattina, una delle guardie giurate ha atterrato e minacciato con una pistola un attivista di Extinction Rebellion.”Nessuna denuncia verso la guardia. Il problema è il clima di allarme che è stato creato in questi mesi”.
Il termine “eco-terrorismo”, usato consapevolmente dal Ministro dell’Interno, non sembra convincere coloro che prendono sul serio la questione del nostro avvenire.
Occupati contemporaneamente gli ingressi della RAI, della Stampa e della Repubblica: nuova azione di Extinction Rebellion. “Siamo in uno stato di crisi senza precedenti, aiutateci a raccontare le responsabilità di chi ci governa”. Al mattino presto, un altro gruppo aveva appeso un maxi striscione sui parcheggi della RAI, sotto la Mole Antonelliana.
Il movimento dei Soulevaments de la terre (Sollevamenti della terra) sarà in Italia nelle prossime settimane per incontrare i militanti ecologisti italiani e parlare della prossima mobilitazione del 25 e 26 marzo a Poitou.
Questo studio, pubblicato sulla rivista Communications Biology, rileva che il cambiamento climatico e’ una minaccia anche per i boschi di faggio europei: in questo secolo la loro crescita potrebbe diminuire dal 20% al 50% nella maggior parte del continente.
C’è un momento in cui capisci che qualcosa è cambiato. Sei nato e cresciuto in montagna pensando che sarebbe sempre stato così. Poi un giorno ti svegli e gli impianti sono fermi.
E’ partita a tamburo battente da qualche settimana la campagna di lancio per la costruzione dello skydome di Cesana. Di cosa si tratta? Gli skydome sono degli impianti da sci al chiuso che riproducono artificialmente le condizioni per sciare 365 giorni l’anno.
Nonostante lo sgombero e la distruzione del villaggio, però, le azioni per la giustizia climatica non si sono fermate. Due giorni dopo la grande manifestazione del fine settimana, tutte le organizzazioni che lottano per il clima in Germania, dai Fridays for Future a Ende Gelände, da Ultima Generazione a Extinction Rebellion, da Alle Dörfer Bleiben alla Interventionistische Linke, hanno dato vita a una giornata di blocchi e azioni dietro lo slogan “Lutzerath non si sgombera”.
A Lützerath si sta combattendo la battaglia ecologica più importante degli ultimi tempi.
Gli attivisti ambientali stanno ancora occupando un villaggio destinato alla distruzione di una miniera nella Germania occidentale, anche se la polizia ha lanciato l’operazione di sgombero.