Uno dei motori centrali delle mobilitazioni di queste settimane a Parigi è stato lo sciopero dei netturbini. Questo sciopero, articolato nei vari ambiti di questo settore, è stato particolarmente impattante mettendo, di fatto, in crisi tutto il sistema di gestione dei rifiuti della città.
Dopo tre settimane è stata pubblicata una prima riflessione sui fatti del 25 marzo a Sainte Soline ad opera di alcuni compagni e compagne del movimento Soulèvements de la Terre che di seguito traduciamo.
Milioni di persone in piazza. Conflittualità generalizzata. Obiettivi chiari e pretese alte. Le immagini e le notizie che ci giungono dalla Francia fanno sognare anche noi.
In Francia il 70% della popolazione e il 90% dei salariati si posizionano contro la riforma delle pensioni.
Ieri è arrivata la decisione del Consiglio Costituzionale francese che ha dato il via libera alla riforma delle pensioni voluta da Macron e ha bocciato il Referendum di iniziativa condivisa proposto dalle opposizioni.
I ferrovieri in lotta sono entrati in forze lanciando fumogeni e cantando “ci sono soldi nelle casse dei padroni” e il classico inno dei Gilet Gialli.
Affinché questo progetto non veda mai la luce alla fine del tunnel!
In Francia proseguono blocchi e scioperi alla vigilia dell’incontro tra la premier Borne e i sindacati sulle pensioni, domani.
Diciamo basta alla repressione e agli attacchi al territorio!
Nello stesso giorno in cui la Cassazione francese metteva definitivamente fine alla richiesta di estradizione per i dieci esuli politici italiani in Francia altro duro colpo per il “partito della vendetta. La procura generale francese rinuncia al ricorso sull’estradizione di Vincenzo Vecchi. Ora la sentenza è definitiva e Vincenzo è definitivamente libero.