Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver interrotto la cooperazione scientifica e tecnologica bilaterale con gli insediamenti. Hanno inoltre denunciato i progetti israeliani di espansione degli insediamenti e la violenza dei coloni contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata.
Lunedì, il “Consiglio superiore per la pianificazione e l’edilizia” dell’”Amministrazione civile” dell’esercito di occupazione israeliano ha approvato un piano coloniale che mira alla costruzione di 5.632 nuove unità di insediamento in Cisgiordania.
Decine di coloni hanno attaccato i residenti palestinesi e le loro proprietà nel villaggio di Mazra’a, a nord-ovest di Ramallah, mercoledì sera.
Il corrispondente del Canale 13 israeliano ha confermato la morte di un colono e il ferimento di altri 13, a seguito del lancio di una nuova serie di razzi da parte delle fazioni palestinesi nella serata di giovedì.
Queste tensioni mettono in luce la natura artificiale della colonia sionista: mentre tutti i coloni sono uniti contro la minaccia esterna della Resistenza Palestinese e a favore dell’ordine sociale coloniale, c’è ben poco altro che la vincola politicamente o la tiene unita.
Un lavoratore palestinese del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, è stato ucciso da coloni mentre lavorava all’interno dei Territori occupati del 1948 (Israele, ndr).
Un attivista palestinese ed ex prigioniero politico racconta del periodo trascorso in una prigione israeliana, dove ha creato una comunità tra i suoi compagni di prigionia
Fonti locali hanno affermato che aerei da guerra israeliani hanno iniziato a bombardare siti della resistenza palestinese e terre agricole nel nord e nel sud della Striscia di Gaza.
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua la comunità internazionale non deve dimenticare i palestinesi che vivono sotto l’occupazione israeliana, il cui accesso all’acqua pulita è severamente limitato.