Perché manifestare il 13/12? L’Assemblea delle scuole torinesi e i collettivi hanno deciso di tornare in piazza il 13 dicembre. Per quale motivo? Dal punto di vista di noi giovani la fase storica che stiamo attraversando appare critica e difficile.
Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.
Riportiamo il comunicato degli studenti e studentesse per la Palestina, mobilitatesi in questi giorni a Torino, e che rilancia sul futuro affinché si continui a organizzare un fronte concreto di solidarietà con la resistenza palestinese.
Qualche considerazione sulle mobilitazioni per la Palestina a Torino.
A Torino si estende la mobilitazione per una solidarietà attiva nei confronti della resistenza palestinese.
A proposito del processo conclusosi in primo grado per i fatti di Confindustria a Torino, in occasione di una manifestazione studentesca dell’anno scorso contro l’alternanza scuola-lavoro, di seguito diamo spazio ad alcune valutazioni da parte degli studenti e delle studentesse coinvolti e che parteciparono alla mobilitazione di quel periodo.
Questo pomeriggio a seguito di una partecipatissima assemblea chiamata da numerosi collettivi studenteschi e in solidarietà alla Palestina è stata occupata una sede dell’Università di Torino, Palazzo Nuovo. In vista della manifestazione studentesca chiamata per venerdì 17 novembre, in concomitanza con lo sciopero generale, sono in programma numerose iniziative per consolidare una solidarietà attiva nei confronti della resistenza palestinese.
L’hype mediatico che ha accompagnato la contestazione alla premier Giorgia Meloni a Torino indica alcuni elementi degni di nota, ma ciò che deve interessare è l’emergere di comportamenti di opposizione nelle fasce più giovani e la loro capacità ad autorganizzarsi.
Riprendiamo il comunicato studentesco sulla due giorni di mobilitazione tenutasi a Torino in concomitanza con il Festival delle Regioni. Ieri il corteo partito dalle scuole superiori ha contestato il ministro dell’Istruzione Valditara, mentre oggi la manifestazione ha contestato l’arrivo della premier Giorgia Meloni, per la prima volta in città, ed è stata più volte caricata brutalmente dalla polizia che ha causato diversi feriti tra i manifestanti.
All’interno del ciclo di mobilitazioni, scioperi e lotte che sta attraversando la Francia, una composizione che si è attivata in maniera diffusa e determinata è quella studentesca.