Una critica è rivolta anche verso una scuola concepita come azienda o come “ufficio di collocamento” e non, come pretendono gli stessi studenti, come luogo di cultura.
Tra ieri e oggi diversi spazi occupati, attraversati da differenti progetti e realtà sociali e aggregative, sono stati colpiti da un duro attacco repressivo.
Il Consiglio dei ministri ha approvato l’ennesimo pacchetto sicurezza: un libro degli orrori con le forze dell’ordine che potranno pure avere un’arma privata a casa, un nuovo reato per le proteste nelle carceri; da 2 a 7 anni per chi occupa un immobile a scopo abitativo e procedure lampo per gli sgomberi degli immobili, 6 anni per la proteste dei migranti nei lager detentivi chiamati Cpr, un ulteriore giro di vite sui blocchi stradali.
Lo scorso 22 novembre presso l’Università di Torino si è tenuto un partecipato incontro tra student*, professor* e non solo per discutere insieme del decreto antirave e del tema della repressione giovanile.
Il decreto legge del Governo Meloni non riguarda solo i rave-party, ma tra le casistiche che potrebbero rientrare al suo interno vi sono anche molte pratiche che fanno parte della storia della protesta e del dissenso sociale nel nostro paese, dalle occupazioni delle università e delle scuole, alle manifestazioni non autorizzate.
Nelle scuole la mobilitazione di studenti e studentesse non si ferma. Aumentano di giorno in giorno le occupazioni, soprattutto nelle grandi città come Milano, Bologna e Torino. I temi caldi sui quali i ragazzi si stanno battendo dopo due anni di pandemia sono quelli dell’alternanza scuola-lavoro, della seconda prova all’esame di maturità, della didattica a […]
A Bologna studentesse e studenti hanno occupato il Liceo Copernico di via Garavaglia. Protestano contro la mancanza di un impianto di riscaldamento adeguato e per riavere il giardino della scuola, attualmente utilizzato come parcheggio e completamente occupato da automobili. “Non è accettabile che dopo anni di lamentele, manifestazioni e scioperi il sistema di riscaldamento della […]
A Lugano, Svizzera Italiana, rioccupato mercoledì 29 dicembre 2021 l’ex Macello di viale Cassarate 8, sede – fino al 29 maggio 2021, giusto sette mesi – dello storico centro sociale Il Molino, attivo in città fin dal 1996 Attiviste e attivisti, verso mezzogiorno, sono tornati nei locali sgomberati a fine maggio e lasciati, da allora, […]
Inizio settimana di occupazioni negli istituti superiori romani, come ormai da due mesi a questa parte: oggi, lunedì 13 dicembre, gli studenti si sono barricati al classico Augusto di via Gela, zona Appio Tuscolano così come al liceo Farnesina. Più o meno negli stessi minuti anche il Montale, classico e linguistico di Bravetta, porta a […]
Oltralpe sono ormai diverse decine i luoghi della cultura e dello spettacolo occupati da lavoratori e lavoratrici. In questi giorni la pratica delle occupazioni ha iniziato a diffondersi anche alle nostre latitudini. Ad aprire le danze il tentativo di occupazione di giovedì del Teatro Mercadante a Napoli. Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo avevano trovato cordoni […]