Il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha dichiarato che il paese ha deciso di non accettare più navi battenti bandiera israeliana per attraccare nel paese. La dichiarazione afferma che Israele sta commettendo “massacri e brutalità” contro i palestinesi.
Che cos’è un’eredità? E chi ha il titolo di rivendicarla? Me lo chiedo mentre i telegiornali diffondono a reti unificate una manifestazione romana “contro l’antisemitismo” e a sostegno di Israele, indetta dalle Comunità ebraiche italiane.
Il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani nei Territori palestinesi occupati ha criticato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani per aver invitato Israele a non prendere di mira le chiese nella Striscia di Gaza, ignorando apparentemente gli attacchi ad altri luoghi di culto.
Sono ormai numerose le imbarcazioni commerciali in navigazione nel Mar Rosso, che vengono colpite da droni e missili lanciati dallo Yemen dai ribelli Houthi che avevano annunciato di fermare i mercantili diretti in Israele se non cessano i bombardamenti su Gaza.
Già nelle prime otto settimane dell’ultima terrificante escalation della guerra contro la popolazione di Gaza, Israele aveva ucciso più Palestinesi che nei 106 anni trascorsi dalla nota Dichiarazione di Balfour, quella in cui il ministro inglese si diceva favorevole a una “dimora nazionale per il popolo ebraico” in Palestina.
L’idea che la guerra finirebbe se Hamas venisse rovesciato o si arrendesse è tanto antistorica quanto falsa.
Radio Onda d’Urto ha avuto la possibilità di intervistare Khaled El Qaisi, lo studente e ricercatore italo-palestinese dell’Università La Sapienza di Roma, fondatore del Centro documentazione palestinese, arrestato senza alcuna accusa formale dalla polizia israeliana lo scorso 31 agosto 2023 al confine tra i territori palestinesi occupati e la Giordania.
Il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha dichiarato che non ci sarà uno Stato palestinese tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo e che Tel Aviv non tornerà ai termini degli Accordi di Oslo.
La situazione internazionale a fronte del genocidio perpetrato dal governo di Netanyahu all’interno della striscia di Gaza non accenna a dare segnali in senso contrario..
È finalmente tornato a Roma Khaled El Qaisi dopo un calvario di oltre tre mesi. Il ricercatore italo palestinese è stato arrestato lo scorso 31 agosto dalle autorità israeliane tra Cisgiordania occupata e Giordania al valico Allenby, senza alcuna formale accusa.