Il ministero della Salute palestinese ha affermato che Badr Sami Ribhi al-Masri, 19 anni, è deceduto per le ferite mortali subite. Quattro palestinesi hanno riportato ferite da arma da fuoco – due sono in gravi condizioni -, mentre altri 30 hanno sofferto per inalazione di gas lacrimogeno, tra cui un giornalista.
Case, automobili e strade distrutte punteggiano il campo profughi di Jenin mentre Israele si ritira. Ma la sfida è ancora viva.
Quasi l’80% delle abitazioni nel campo profughi della città palestinese occupata di Jenin ha subito danni a seguito dell’ultima operazione militare di Israele, secondo il vice-governatore della città.
L’Aeronautica Militare ha effettuato circa 20 attacchi, la maggior parte dei quali con droni. Secondo il ministero della Salute palestinese, l’attacco ha ucciso 12 persone, tra cui quattro minorenni, e ha lasciato 123 feriti (20 di loro sono in condizioni critiche).
Domenica, gruppi di coloni hanno intensificato i loro attacchi ai danni dei palestinesi e delle loro proprietà in tutta la Cisgiordania.
All’alba, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno lanciato un massiccio attacco terrestre e aereo contro la città di Jenin e il suo campo profughi, in Cisgiordania, uccidendo quattro giovani e ferendone altri 27, di cui sette gravemente.
Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver interrotto la cooperazione scientifica e tecnologica bilaterale con gli insediamenti. Hanno inoltre denunciato i progetti israeliani di espansione degli insediamenti e la violenza dei coloni contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata.
Lunedì, il “Consiglio superiore per la pianificazione e l’edilizia” dell’”Amministrazione civile” dell’esercito di occupazione israeliano ha approvato un piano coloniale che mira alla costruzione di 5.632 nuove unità di insediamento in Cisgiordania.
Lunedì mattina, cinque palestinesi, tra cui un bambino, sono stati uccisi e altri 100 sono rimasti feriti, alcuni dei quali in modo grave, quando le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno preso d’assalto la città di Jenin e il suo campo profughi e si sono scontrate con giovani locali e combattenti della resistenza.
All’alba di venerdì, le forze di occupazione israeliane hanno preso d’assalto villaggi e cittadine nella provincia di Jenin, nel nord della Cisgiordania, e hanno impedito il movimento dei palestinesi al posto di blocco militare “Dotan”.