Ad un mese dal massacro avvenuto nella scuola di Belgrado, sabato 3 giugno le strade di Belgrado sono state inondate per la quinta volta dalle proteste contro il governo.
Riprendiamo dal sito Chuangcn, un contributo esterno al collettivo del sito che è stato pubblicato al fine di stimolare dibattito internazionale in lingua inglese sulle mobilitazioni contro la “0 Covid policy”, e non solo, che hanno caratterizzato l’autunno cinese.
È una tendenza in corso anche in Italia, sta accadendo anche negli Stati uniti. Dove rompere una vetrina diventa attentato alla sicurezza nazionale. Il caso delle lotte contro una mega base di polizia ad Atlanta.
“Tutti siamo uno solo per questa causa. Tutti vivremo o tutti moriremo”. Gridano le donne ayamara a Puno salutando le carovane che partono verso Lima. “Non permetteremo che ci calpestino come nel passato”.
Assommano a 54 gli assassinati durante la repressione, ieri altri due. Decine di migliaia di persone sono giunte questo giovedì nella capitale del Perù e hanno realizzato “l’occupazione di Lima”.
Nel mirino in particolare l’accordo con l’Fmi, che prevede fondi per tagliare il debito statale a fronte degli ennesimi sacrifici per le classi più popolari.
Sembra che al momento siano cinque le persone uccise con colpi d’arma da fuoco dalle forze di sicurezza del regime nel Rojhi-lat, Kurdistan orientale iraniano, durante le forti proteste per la morte di Mahsa Amini, la 22enne arrestata dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo e deceduta per le botte subite. Oggi, mercoledì, […]
In Libia esplode un movimento popolare contro il carovita e la corruzione che rifiuta entrambe le fazioni che detengono il controllo del territorio libico dopo la deposizione di Gheddafi nel 2011 e la guerra civile. Era chiaro da tempo che il Nord Africa sarebbe presto entrato in subbuglio a seguito dell’aumento dell’inflazione, della crisi pandemica […]
Scontri e tafferugli sono scoppiati nella capitale senegalese Dakar, ieri (17 giugno ndr), nel corso della manifestazione di protesta indetta da Yewwi Askan Wi (Yaw), lista nazionale della coalizione di opposizione che ha mantenuto il suo appello alla mobilitazione nonostante il divieto decretato dal prefetto. La principale coalizione di opposizione contesta la bocciatura della sua […]
Le strade dell’Albania sono tornate a riempirsi di manifestanti contro il carovita e la classe politica. Già nel mese di marzo erano sorte proteste spontanee, terminate con violenti scontri con la polizia. A fronte del continuo peggioramento dei prezzi i compagni e le compagne di Organizata Politike, collettivo politico albanese, hanno chiamato nuove manifestazioni a […]