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Borghezio cacciato da Pisa. La polizia carica

Cinquanta manifestanti hanno contestato Borghezio che in brevissimo tempo ha dovuto sospendere l’uscita e si è fatto scortare dagli agenti della digos fuori dalla piazza, ripiegando in via San Martino. Qui i manifestanti hanno raggiunto il leghista ma la polizia si è prontamente schierata a protezione della sua fuga. Si sono accesi gli scontri. Prima spintoni, poi sono volate alcune manganellate, infine la polizia, messa in difficoltà dalla pressione dei manifestanti, ha caricato una prima volta. Un compagno è stato fermato in questa circostanza e il presidio si è spostato in Corso Italia con le forze di polizia schierate con le spalle a logge di Banchi. Borghezio, caricato su un’auto, si dileguava.

In Corso Italia, angolo via San Martino, una nuova carica è stata innescata per le pressioni di tutto il presidio che chiedeva l’immediato rilascio del fermo, condotto nel frattempo in Questura. A questo punto i manifestanti si sono spostati sul Lungarno Gambacorti, bloccandolo con transenne. Dopo circa mezz’ora di blocco il compagno fermato è stato rilasciato. A questo punto anche il blocco è stato tolto.
Ancora una volta polizia e carabinieri si sono dati un bel da fare per proteggere chi altro non fa che propagandare odio razziale, ma a Pisa leghisti e fascisti non sono i benvenuti. Questo è quanto dimostra la giornata di oggi: nessuno spazio a Borghezio!

 

 

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